Politica

Tutela del personale sanitario, le ‘Associazioni in Rete’ scrivono al Governo e alle Camere: “Preziosi ma dimenticati dalle norme in approvazione”

Il gruppo di associazioni e federazioni di pazienti chiede l'abrogazione dell'articolo 7 del decreto legge 14 del 2020 e la diffusione dei dispositivi di protezione individuale

Le ‘Associazioni in Rete’ scrivono ancora una volta al Governo e alle altre istituzioni impegnate nell’emergenza pandemia.

39 associazioni e 3 federazioni di pazienti presenti su tutto il territorio italiano hanno inviato una missiva al premier Giuseppe Conte, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, ai Ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia, al Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, e ai Presidenti di FNOMCEO e FNOPI, Filippo Anelli e Barbara Mangiacavalli.

LEGGI LA LETTERA

Le ‘Associazioni in Rete’ chiedono, per fermare il contagio, la tutela del personale del comparto sanitario, dei pazienti e dei cittadini, oltre alla fornitura dei dispositivi di protezione individuale con l’abrogazione dell’articolo 7 sulla ‘Sorveglianza Sanitaria’ del Decreto Legge del 9 marzo 2020, numero 14, ‘Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19′.

L’articolo 7 prevede che le disposizioni dell’articolo 1, comma 2, lettera h) del decreto legge 6 del 2020, ovvero “l’applicazione della  misura  della  quarantena  con  sorveglianza attiva agli individui che  hanno  avuto  contatti  stretti  con  casi confermati di malattia infettiva diffusiva”, non si applicano agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo”, invitando le Camere a tener conto della presente richiesta di abrogazione nelle eventuali fasi di approvazione della sua conversione in legge.

L’articolo 1, comma 2, lettera h) del decreto legge 6 del 2020 dispone “l’applicazione della  misura  della  quarantena  con  sorveglianza attiva agli individui che  hanno  avuto  contatti  stretti  con  casi confermati di malattia infettiva diffusiva;

“Le Associazioni dei pazienti chiedono l’abrogazione immediata dell’articolo 7 del decreto legge numero 14 del 9 marzo 2020, in quanto esclude dalla ‘quarantena’ i soggetti in esso indicati mette in grave pericolo la salute dei pazienti, dei cittadini, dello stesso personale dei “Servizi Sanitari” e degli operatori dei servizi pubblici essenziali ledendo i loro diritti. Diritti previsti dalle leggi sulla tutela della salute dei lavoratori e in violazione dell’Art. 1 e dell’Art.32 della Costituzione della Repubblica Italiana”, si legge nella missiva.

L’invio di questo appello di vicinanza e sostegno al personale sanitario è stato sottoscritto dalle associazioni elencate in calce già lo scorso 24 marzo 2020, quando fu deciso di sospenderne l’invio alla luce dell’accordo firmato nella stessa data tra Ministro della Salute e Sindacati, confidando in un veloce sviluppo delle misure di tutela in esso indicate.

“Oggi sappiamo che, al momento, in attesa di una soluzione farmacologica o di un vaccino, le principali misure utili a tutelare la salute della popolazione italiana e bloccare il contagio sono: l’utilizzo dei DPI, l’individuazione precoce dei contagiati, la quarantena per coloro che sono entrati in contatto con persone affette da COVID-19. Ancora oggi i medici di famiglia, i pediatri, gli infermieri e in generale coloro che lavorano nel comparto sanitario, lamentano la mancanza di protezioni individuali e il timore, se asintomatici, di diventare vettori del virus per i loro pazienti e i loro familiari. Timori condivisibili anche a fronte dei risultati dello studio di Vo’ Euganeo recentemente pubblicato e dalle considerazioni fatte anche dal Prof. Sergio Romagnani immunologo di fama mondiale, che evidenzia come dallo studio citato sia emerso che “La grande maggioranza delle persone infettate da Covid-19, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica ma rappresenta una formidabile fonte di contagio” confermando quindi il timore del personale sanitario, di poter essere potenziale vettore del virus in quanto, se asintomatici, il Decreto Legge li obbliga a continuare a lavorare”, prosegue la lettera delle ‘Associazioni in Rete’.

Oggi viene diramato dal Ministero della Salute l’”Aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici e sui criteri da adottare nella determinazione delle priorità”, le Associazioni dei pazienti pur apprezzando i chiarimenti nello stesso riportati, ribadiscono che: se il personale dei servizi sanitari, privo di Dispositivi di Protezione Individuali adeguati ed efficaci in grado di garantire a sé stesso e agli assistiti la protezione dal contagio, entra in contatto con persone COVID-19 positive, deve essere messo in quarantena. In alternativa, su valutazione delle autorità sanitarie competenti, potrà essere eventualmente destinato allo svolgimento della professione (sia territoriale che ospedaliera) in luoghi diversi da quelli dedicati alle persone NON COVID-19.

“Siamo estremamente stupiti e indignati che sia stato possibile inserire nel Decreto Legge 9 marzo 2020 n.14 la norma prevista all’articolo 7, che sia stata recepita da varie regioni e che, alla luce delle conoscenze ad oggi acquisite non sia stata ancora abrogata”, incalzano le associazioni e federazioni di pazienti.

“Ribadendo la necessità, non più procrastinabile, di fornire i Dispositivi di Protezione Personale necessari a tutto il personale del comparto sanitario e dei servizi essenziali, le ‘Associazioni in Rete’ chiedono: che siano accelerate le procedure di acquisto e il controllo della qualità ed efficacia dei materiali dei DPI per evitare ulteriori ritardi e costi umani, vengano adottate tutte le misure di protezione individuale, con particolare riferimento anche alla medicina generale, alla pediatria di base e agli infermieri, per il contrasto alla diffusione del COVID-19, a tutela dei cittadini e pazienti al domicilio e siano previsti percorsi specifici per i cittadini e i pazienti che non possono evitare di recarsi negli ospedali o negli studi medici, per le persone nelle RSA, nelle residenze protette e nelle comunità anche con il coinvolgimento dei comuni”, incalzano le associazioni.

“Chiediamo – concludono le ‘Associazioni in Rete’di emanare norme che armonizzino quanto scaturito a livello regionale, così da garantire equità e appropriatezza alle numerose norme e regolamenti emanati che, in questo periodo di convulsa attività, sicuramente necessaria per adeguarsi agilmente all’evolversi degli eventi, non possono non essere centralizzate e governate”.

A firmare il documento le seguenti associazioni e federazioni di pazienti

Associazioni pazienti

A.I.F.A. Lazio odv – Associazione Italiana Famiglie ADHD

A.I.F.A. Lombardia APS – Associazione Italiana Famiglie ADHD

A.N.Di.P. ODV Associazione Nazionale Dialisi Peritoneale ETS

AISBI Associazione Italiana Spina Bifida

AISC – Associazione Italiana Scompensati Cardiaci

ANACC Onlus Associazione Nazionale Angioma Cavernoso Cerebrale.

APIAFCO Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza

AS.MA.RA.ONLUS SCLERODERMIA ed altre Malattie Rare “ELISABETTA GIUFFRE’ “

Associazione “Azione Parkinson Ciociaria ” Aps

Associazione AIFA Campania OdV – Associazione Italiana Famiglie ADHD

Associazione ALLERGAMICI

ASSOCIAZIONE ANDREA TUDISCO ONLUS

Associazione Asma Grave

Associazione EpaC Onlus

Associazione Gli Onconauti

ASSOCIAZIONE I FRUTTI DI ANDREA

Associazione Infermieri di Urologia Ospedaliera – A.I.UR.O

Associazione Italiana Famiglie ADHD Odv

Associazione Italiana Pazienti Cusching ONLUS – AIPACUS

Associazione italiana Sindrome di Beckwith-Wiedemann (BWS) Onlus – AIBWS ONLUS

Associazione Italiana Spondiloartriti Onlus – AISpA

Associazione italiana stomizzati AISTOM

Associazione Liberi dall’Asma, dalle Malattie Allergiche, Atopiche, Respiratorie e Rare, ALAMA – APS

Associazione M.I.Cro Italia OdV

Associazione Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino – A.M.I.C.I. LAZIO

Associazione Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino – A.M.I.C.I. MARCHE

Associazione MelaVivo- melanoma vivere coraggiosamente

Associazione Nazionale Genitori Eczema Atopico e Allergia Alimentare – ANGEA

Associazione Nazionale Pemfigo/Pemfigoide Italia ODV (ANPPI)

Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare – APMARR

Associazione NOI ALLERGICI ODV

Associazione Noi per te – Volontariato Oncologia e Cure Palliative

Associazione Pugliese Stomizzati

Associazione SALUTE Donna Onlus

Associazione Salute Uomo Onlus

Associazione VITE Odv

ATA – Associazione Toscana Asmatici Allergici Lapo Tesi

Comitato Italiano Associazioni Parkinson

Gruppo LES Italiano – ODV

Federazioni Pazienti

FAND – Associazione Italiana Diabetici

FederASMA e ALLERGIE Onlus – Federazione Italiana Pazienti

Federazione Italiana incontinenti e disfunzioni pavimento pelvico FINCOPP

Redazione

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