Fortore e Regione: un patto in cinque punti per il rilancio dell’area

Micaela Fanelli
Micaela Fanelli

Il Fortore chiama, la Regione Molise risponde. Soddisfatti i sindaci dell’area dell’esito dell’incontro con il presidente Paolo di Laura Frattura. Durante la riunione a Palazzo Vitale gli amministratori dell’area hanno proposto un ‘Patto per il Fortore’, per uscire dalla situazione di drammaticità del territorio e dare risposte concrete ai cittadini. La Regione con il governatore Frattura si è subito attivata.

Dunque, nello specifico in maniera puntuale e decisa si è trovato un accordo su cinque punti:1) accogliere la riperimetrazione dell’‘area vasta’. Tocca adesso a due comuni a confine scegliere: Cercemaggiore e Campolieto; 2) lavorare insieme a Matese, Alto Molise e Mainarde sulla strategia di Fabrizio Barca sulle ‘aree interne’, motore di sviluppo soprattutto per le caratteristiche del Molise; 3) rilancio del tema infrastrutturale, per un’area che purtroppo conosce molto bene isolamento e dissesto idrogeologico. Si prosegue il lavoro puntuale con l’Assessore regionale Pierpaolo Nagni, il quale già aveva dato la massima disponibilità. Tutti favorevoli a trovare la percorribilità di una soluzione per il collegamento Sant’Elia-Fondovalle. Il vice-sindaco di Sant’Elia a Pianisi, Leonardo Sciammané, ha evidenziato come sia “necessario un intervento infrastrutturale risolutivo, da troppi anni atteso, che faccia uscire dall’isolamento i Comuni delle aree interne: senza vie di comunicazioni agevoli, tutti gli sforzi degli amministratori locali tendenti allo sviluppo e al ripopolamento di tali aree saranno vanificati. A tal proposito, ci si aspetta dal governo regionale sensibilità, sostegno e collaborazione; 4) comuni cerniera (Toro, Campodipietra, Campolieto e Cercemaggiore) ed eterogeneità delle questioni (si pensi al trasporto e al fatto che sono da connettere nel perimetro urbano di Campobasso) che richiedono soluzioni specifiche; 5) non disimpegno delle risorse per le opere in corso di realizzazione, nel rispetto delle disposizioni nazionali. E accelerazione dei trasferimenti finanziari. Laddove vanno fatti passi in avanti soprattutto per garantire le imprese, ma si registra una significativa riduzione complessiva dei tempi di pagamento regionali, grazie ad accorgimenti e migliorie realizzate nell’ultimo periodo. Una vera e propria piattaforma.

Il Fortore per canto suo si impegna per questo Patto a: 1) procedere nella realizzazione dell’Unione dei comuni; 2) rinunciare a richieste non più attuali, risalenti alle vecchie comunità Montane; 3) essere seguiti nell’assistenza dall’accompagnamento nazionale e regionale per le aree interne, “scommettendo – ha affermato il sindaco di Riccia Micaela Fanelli su agricoltura di qualità, imprese innovative, sostenibilità, e servizi alla persona. Aggiunge: “Siamo soddisfatti e carichi di aspettative; il ‘Patto per il Fortore’ ora richiede la concretizzazione dei diversi punti. Il primo passo è nella direzione giusta! Molto dipende dall’amministrazione regionale, ma molto dipende dalla capacità di visione strategica e unitaria e dalla capacità di lavoro che i Comuni dovranno dimostrare. Solo tutti insieme possiamo garantire la forza di un’area stupenda del Molise”.

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