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Legambiente promuove lo sviluppo del Molise

DOMENICO ROTONDI

Il circolo di Legambiente Molise continua a promuovere un’articolata ed efficace azione sul territorio regionale, anche grazie ad una fitta rete di rapporti con la società civile, il mondo accademico e le imprese di ultima generazione. Recentemente il sodalizio molisano, riconsiderando i dati scientifici presentati con il dossier nazionale “Nevediversa 2024”, ha evidenziato l’insostenibilità di una politica turistica diretta a finanziare passivamente gli impianti sciistici posti lungo la catena montuosa dell’Appennino, in quanto gli effetti dei costanti cambiamenti climatici stanno determinando l’innalzamento della quota dell’isoterma di zero gradi, con evidenti conseguenze sulle sempre più rare precipitazioni nevose. Sta di fatto che dal 1970 il surriscaldamento globale ha subito una notevole accelerazione, soprattutto in primavera ed in autunno. Tale preoccupante fenomeno è da ricondurre, secondo gli esperti, ai processi economici e produttivi ancora legati al consumo delle energie fossili.

Considerando ciò, i dirigenti molisani del Cigno verde hanno invitato la Giunta regionale a predisporre un nuovo indirizzo legislativo, capace di favorire la sostanziale riconversione delle attività economiche legate al turismo montano, in armonia con quanto indicato sia dai climatologi che dagli ambientalisti avveduti. Per l’appunto, oltre ai tre milioni di euro già spesi per l’adeguamento degli impianti di risalita nel Comprensorio di Campitello Matese, rimangono somme che non possono essere destinate a finalità improduttive per evidenti ragioni finanziarie. Dinanzi ad uno scenario cosi complesso, hanno fatto notare i soci del sodalizio, servirebbero misure dirette a destagionalizzare l’offerta turistica sulle montagne dell’Appennino sannita, magari con la definizione del Parco Nazionale del Matese, quale Ente territoriale di assoluto valore.

In tal senso, il presidente, Andrea De Marco, ha ribadito quanto segue: “il Parco rappresenta la vera sfida per sviluppare il turismo sostenibile sulle nostre montagne. Chiediamo di mettere la parola fine su idee scellerate quali quelle di alzare la quota degli impianti di risalita, iniziativa che non ha motivo di essere discussa, considerato che, sul Matese, sono fortunatamente in vigore i vincoli delle Aree natura 2000”. Per dette ragioni, Legambiente Molise e l’associazione culturale Togo Bozzi hanno partecipato al Corso di formazione sul Turismo culturale e sui Cammini, organizzato, nei Comuni storici del Parco Nazionale del Gargano, dalla società Vivilitalia-ASTA e da FestambienteSud-Green Cave, ossia dal Circolo di Legambiente diretto dal professore Franco Salcuni. L’Alta Scuola di Turismo Ambientale (ASTA) è diventata, nel corso degli ultimi anni, una realtà formativa affermata, anche perché ha valorizzato opportunamente i tanti operatori che hanno saputo rendere unici ed affascinanti i luoghi del Belpaese.

Durante le sedute non sono mancate le lezioni di docenti ed ambientalisti di spessore, i quali hanno tratteggiato i diversi modelli organizzativi di un settore in costante crescita sia con la configurazione di nuovi Cammini naturalistici, sia con la messa a punto di nuove e funzionali Ciclovie, peraltro non disgiunte dalla significativa Ciclovia dell’Appennino, opera ideata e realizzata grazie all’impulso di Sebastiano Venneri, autore del libro “Appennino Bike Tour”.

Il valore di un itinerario ambientale, infatti, è dato dalla storia che custodisce, nonché dai Borghi che attraversa ed, infine, dai popoli che unisce per necessità di vita, di commercio, o di autentica spiritualità. Le strade rinascimentali, ad esempio, testimoniano i passi dei mercanti che, solcando le suggestive gole dell’Appennino, permettevano gli scambi commerciali tra città distanti, ma non più belligeranti. Per le precisate motivazioni, Legambiente si propone di promuovere un turismo di qualità per tutti i centri del Molise, in armonia con i programmi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030. Perciò si svolgerà, venerdì 22 marzo alle ore 9,30, la sesta edizione dell’Ecoforum regionale, incentrato quest’anno sul seguente tema: “Verso il distretto dell’economia circolare del basso Molise”.

L’iniziativa, organizzata dal Circolo di Legambiente Molise, si avvale del patrocinio della Camera di Commercio, nonché della preziosa collaborazione dell’Università degli Studi del Molise e del Comune di Larino. Non a caso, la giornata di studio si svolgerà presso l’affascinante Palazzo Ducale del centro frentano, in linea con il proposito di promuovere le giuste politiche pubbliche in campo ambientale.

Gli organizzatori, infatti, intendono valorizzare quanto fatto nel Comprensorio frentano sia in termini di programmazione, sia per quanto concerne gli investimenti da parte delle imprese.

Istituzioni locali, operatori pubblici e privati daranno voce alle istanze del territorio e alle opportunità da cogliere sulla base delle normative nazionali e comuntarie. Come nelle precedenti edizioni, l’Ecoforum sarà l’occasione per premiare i Comuni Rifiuti Free, ossia quei comuni che, oltre a raggiungere il 65% di raccolta differenziata nell’anno 2022, hanno portato la propria produzione di rifiuto indifferenziato pro-capite al di sotto dei 75kg/abitante/anno.

Redazione

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