Un segnale forte, simbolico e al tempo stesso concreto nella lotta alle dipendenze. La XI Commissione consiliare del Comune di Campobasso, presieduta da Vincenzo De Iasio (Campobasso Bene Comune), ha dato il primo via libera all’iniziativa “PRIMA DELLA DROGA ARRIVO IO”, approvando una nota di indirizzo rivolta alla Giunta comunale per avviarne ufficialmente il percorso.
La proposta, presentata dai consiglieri Alberto Tramontano e Sandra De Lucia, introduce una novità: l’adesione volontaria della Sindaca, degli Assessori e di tutti i Consiglieri comunali a test antidroga periodici, da svolgere in modo pubblico e trasparente. Un gesto che vuole rappresentare un’assunzione di responsabilità istituzionale e un esempio diretto rivolto alla comunità.
Test antidroga come impegno pubblico
Il progetto punta a ribadire che la prevenzione non è solo un tema sanitario o educativo, ma anche un dovere morale delle istituzioni. Mostrare il proprio impegno personale – sottoponendosi ai controlli – mira a rafforzare la credibilità delle campagne contro l’abuso di sostanze e ad avvicinare l’azione politica alla cittadinanza.
Un grande evento pubblico per parlare di dipendenze
L’iniziativa sarà inserita all’interno di un ampio evento pubblico di informazione e sensibilizzazione, previsto nei primi mesi del 2026. Un appuntamento aperto alla cittadinanza e costruito attorno a un confronto multidisciplinare sul tema delle dipendenze. L’obiettivo è quello di offrire uno sguardo ampio e lucido sul fenomeno, affrontandolo dal punto di vista sanitario, educativo, sociale e giudiziario.
Un messaggio forte: prevenzione come responsabilità condivisa
Con “PRIMA DELLA DROGA ARRIVO IO”, l’Amministrazione intende lanciare un messaggio chiaro: la prevenzione non può limitarsi a parole o campagne astratte, ma deve partire anche da chi ricopre ruoli pubblici. L’esempio personale diventa così un tassello fondamentale nel contrasto alle dipendenze e nella costruzione di una comunità più consapevole.
L’approvazione della Commissione rappresenta il primo passo di un percorso che, nelle intenzioni dei promotori, punta a trasformare Campobasso in un modello di trasparenza, responsabilità e impegno civico nella lotta alla droga.















