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La città più tassata d’Italia chiede un mutuo di 2 milioni di euro per la manutenzione delle strade. Pilone: “Così i cittadini si indebitano per altri 10 anni”

Marciapiedi-distrutti-Copia2 milioni di euro: a tanto ammonta il mutuo ordinario che il Comune di Campobasso ha acceso con la Cassa Depositi e Prestiti per la manutenzione delle strade cittadine. A stabilirlo è la determina dirigenziale numero 3418 approvata il 19 dicembre 2017. In realtà, a parlare dell’intervento ci aveva già pensato l’assessore al ramo, Pietro Maio agli inizi del mese di dicembre, che aveva anticipato per l’appunto una serie di lavori che avrebbero interessato il capoluogo.

Che le strade della città siano praticamente ridotte a un colabrodo non è ormai nemmeno più una novità. Non lo è nemmeno per il consigliere di minoranza, Francesco Pilone che, per vederci chiaro, sulla questione del mutuo dei due milioni di euro, ha presentato un’interrogazione urgente con risposta scritta.

La cosa incomprensibile per Pilone è quella che nella città più tassata d’Italia ci sia la necessità di accendere un mutuo per la manutenzione delle strade “il quale– dice Pilone – indebiterà i cittadini di Campobasso per ben 10 anni”.

“Simili opere – rimarca il consigliere di minoranza – vanno finanziate con la Tasi, un’imposta che, proprio nel comune capoluogo, ha un’incidenza quanto mai elevata”.

La scelta di accendere un mutuo per Pilone è, infatti, ancora più discutibile dopo che lo stesso capoluogo molisano dalla “Mappa del fisco locale in Italia” realizzata dal Centro studi di Unimpresa, è risultato tra le città più tartassate d’Italia in relazione al fisco e, in particolar modo, in merito alle aliquote Iperf (definite dalle Regioni), al totale delle addizionali Irpef (Regioni e Comuni), all’Imu e, appunto, alla Tasi.

“Con questo ulteriore prestito – chiosa Pilone – si attua un doppio salasso per i contribuenti campobassani: da una parte li si tartassa con un prelievo fiscale di scopo abbastanza corposo, dall’altra li si indebita ulteriormente con l’accensione di un mutuo decennale. Il tutto per lo stesso tipo di servizio: la manutenzione delle strade”.

Poiché la determina dirigenziale pone in essere tutte le attività finalizzate alla formalizzazione del contratto di prestito, nell’interrogazione Pilone chiede di sapere se: “le procedure siano state già avviate, si sia già aderito allo schema generale di “Contratto di prestito di scopo ordinario a tasso fisso” e quale sia il tasso di interesse applicato”.

Redazione

CBlive

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