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Chierchia supera la prova: la maggioranza boccia la sfiducia. Sedici i voti del centrosinistra in favore dell’assessore, i centristi si assentano. Anche l’opposizione non è al completo

Il sindaco Battista e il vice-sindaco Chierchia
Il sindaco Battista e il vice-sindaco Chierchia

GIUSEPPE FORMATO

Prova sfiducia superata con i voti della maggioranza: il vice-sindaco e assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia, può tirare un sospiro di sollievo. La mozione di sfiducia, presentata dalle opposizioni, è stata respinta. Sedici i voti a favore della professoressa, sette quelli contrari.

Assenti, tra le fila del centrosinistra, gli esponenti dell’UdC, Ambrosio e Montanaro; Colarusso dei “Popolari per l’Italia”; Columbro del “Molise di tutti” e Madonna di “Centro Democratico”.

Nell’opposizione, al momento del voto, assenti gli ‘azzurri’ Di Bartolomeo e Pascale; Perretta, che era stato uno dei promotori della mozione; Tramontano e Scasserra.

Chierchia, come era già successo con la mozione di sfiducia, anche in quell’occasione respinta, di Colagiovanni nel dicembre 2014, è rimasta in silenzio, visibilmente soddisfatta dopo l’esito della votazione. Pd compatto, appoggio di tutti gli altri partiti e liste civiche della coalizione, compresa quella del Presidente dell’assise, Michele Durante, soltanto i centristi della maggioranza fanno le bizze e, spesso, utilizzano l’arma dell’assenza per far notare la propria presenza in aula.

Un dibattito acceso, che ha visto coinvolti diversi consiglieri comunali.

“Non vogliamo farci imbavagliare dalla maggioranza – l’accusa di Pilone, che ricorda il rapporto di amicizia con il vice-sindaco – e questa mozione di sfiducia è rivolta, soprattutto, al sindaco Battista e alle sue linee di indirizzo. L’assessore Chierchia aveva prospettato una città diversa, ma noi non la vediamo. Anzi, notiamo solo tanto cemento, messo su da chi, forse, ha sponsorizzato la campagna elettorale”.

“Questa mozione di sfiducia – il parere di Coralbomira a stimolare un immediato rimpasto di Giunta”.

“Manca la competenza in alcuni settori di questo esecutivo cittadino – l’affondo del pentastellato Cretella – e, soprattutto, la commistione pubblico-privato è l’emblema di questa amministrazione. Via Giambattista Vico è l’esempio lampante di come il pubblico si sottometta al privato. È il metodo che non piace al Movimento 5 Stelle”.

A difendere la Giunta sulla questione competenze, ci pensa il piddino Lello Bucci: “Non mi sembra che il metodo dei 5 Stelle sia diverso dagli altri. Il sindaco pentastellato di Parma, Pizzarotti, è diplomato a un istituto professionale. A parte questo, visto che le competenze maturano anche e, soprattutto, sul campo, non mi sembra che Parma, città dove gli standard qualitativi di vita sono stati sempre altissimi, il Movimento 5 Stelle abbia raggiunto tutti questi grandi risultati, che qualcuno millanta”.

Parla più apertamente De Bernardo, che lancia una stoccata a Tedeschi, candidato sindaco in alternativa al centrosinistra a Isernia, che qualche settimana fa aveva auspicato a un ritorno sulla scena regionale di Isernia, rispetto al centrismo di Campobasso.

“Tedeschi, che è sceso in campo a Isernia in aperto contrasto col Pd – le affermazioni del rappresentante del “Molise di tutti” – continua a costruire e fare affari a Campobasso, mentre auspica a un ridimensionamento della nostra città. Da campobassano, consentitemi, mi sento offeso. Inoltre, vorrei sottolineare l’assenza degli altri assessori in aula, durante questo importante momento di confronto”.

De Bernardo sta aspettando l’ingresso nell’esecutivo e il suo nome è quello indicato dai vertici del “Molise di tutti”. Con lui, attende di diventare assessore anche Colarusso, il cui nome è stato indicato dai “Popolari per l’Italia”. Per i nuovi ingressi, comunque, dovrebbe trascorrere ancora qualche settimana, considerando che a Palazzo San Giorgio si vivono giorni frenetici per l’organizzazione del Corpus Domini, la festa più sentita nel capoluogo molisano.

A parlare per la Giunta comunale ci pensa il sindaco Antonio Battista, intervenuto più volte nel corso del dibattito in aula.

“Innanzitutto preciso che la Giunta comunale non è stata convocata – le parole del primo cittadino – perché gli assessori stanno portando avanti il proprio lavoro nelle rispettive strutture. Respingo le accuse di appartenere a lobby di potere. Io non mi lascio condizionare da nessuno. Chi ha finanziato la campagna elettorale viene trattato allo stesso modo di tutti gli altri. Via Giambattista Vico vive una situazione migliore rispetto al passato. Era un fosso, oggi ci sono parcheggi a disposizione delle attività commerciali e dei cittadini, che non trovano posto al terminal. Quella zona, a ridosso dal centro della città, ha cambiato volto, per il benessere di tutti. Stessa cosa può dirsi per la zona Parco dei Pini. Il rapporto dell’amministrazione con le persone, imprenditori o cittadini che siano – la precisazione di Battista – non dipende dagli equilibri politici. E sfido chiunque a dire il contrario. La mozione non ha fondamento, fermo restando che si può sempre migliorare. Lavoriamo con un metodo che sta portando questa amministrazione a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati”.

Redazione

CBlive

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