Cronaca

All’indomani del nubifragio in Molise, la conta dei danni è ingente

Trombe d’aria, raffiche di vento e forti grandinate: tutto questo ha portato ad allagamenti, alberi caduti, paralisi del traffico ed incidenti, disagi per i cittadini senza corrente per ore e molti danni all’agricoltura. Oggi, dopo il nubifragio di ieri abbattutosi sul Molise e tutta la costa adriatica, la somma dei danni è ingente

Dopo il nubifragio di ieri, 10 luglio, che si è abbattuto sul Molise e lungo la costa Adriatica, oggi si contano gli enormi danni provocati dal maltempo.

Violente raffiche di vento, forti grandinate e trombe d’aria hanno provocato ingenti danni all’agricoltura, con interi vigneti, orti e uliveti rasi al suolo, e causato disagi ad automobilisti e cittadini.

Alberi caduti e allagamenti hanno messo k.o. soprattutto la città di Termoli dove l’arteria di Rio Vivo è stata intransitabile, allagato anche il porto e la situazione è stata critica anche lungo il Corso Nazionale con il sollevamento delle fogne.

Allagati anche interni di palazzi ed ingressi di case, impraticabili i locali dell’obitorio e degli scantinati dell’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli. Intere zone sono rimaste senza corrente elettrica per ore.

Danni alla circolazione con l’intervento necessario dei Vigili del Fuoco: un autocarro furgonato, sulla strada statale 16,  prossima alla foce del fiume Trigno, è stato ribaltato da una raffica di  vento. Incolume l’autista.

La motrice di un autoarticolato si è ribaltata, sempre a causa del forte vento, poco dopo l’ingresso in  autostrada A14 – Termoli in direzione nord. Soccorsa una famiglia rimasta con l’auto in panne, a causa dei livelli elevati d’acqua sotto il ponte del fiume  Sinarca, nella zona Torretta di Termoli.

La somma dei danni arriva anche dalla Coldiretti Molise che ha immediatamente avviato una ricognizione su tutto il territorio regionale al fine di verificare l’entità dei danni. Al momento, mentre sono ancora in corso i sopralluoghi, si può tracciare una prima mappatura dei danni che hanno interessato maggiormente la fascia costiera ed il venafrano.

Nello specifico in Basso Molise i danni maggiori hanno riguardato i vigneti che, a causa di vento fortissimo e di trombe d’aria, sono stati rasi al suolo. Danni rilevanti si registrano inoltre alle orticole a pieno campo e ai frutteti, flagellati da grandinate abbattutesi sulla zona a macchia di leopardo. Nell’area del venafrano, invece, il vento unito a violentissime grandinate ha raso al suolo vigneti e campi di mais, danneggiando gravemente anche orticole e oliveti. Ma i danni non si  fermano alle colture in quanto la grandine e il vento hanno danneggiato anche varie strutture aziendali.

Riguardo al resto del territorio regionale sono state segnalate grandinate diffuse, seppur a macchia di leopardo, nelle zone interne con i danni che queste comportano.

Intanto Coldiretti ha chiesto alla Regione Molise di avviare le verifiche dei danni sull’intero territorio regionale ed in particolare nel Basso Molise e nel venafrano.

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