Cronaca

Nave Diciotti, la Diocesi di Campobasso-Bojano pronta ad accogliere un piccolo numero di migranti

Bregantini “Impossibile accettare uno smacco plateale che ci ha reso ostili all’Europa e problematici con la magistratura”

Alcuni dei 100 migranti della nave Diciotti accolti dalla Conferenza Episcopale Italiana arriveranno anche in Molise. A renderlo noto è stato l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini, in un’intervista rilasciata alla TGR.

Si tratta di un piccolo numero di migranti, dalle 4 alle 6 persone, che troveranno accoglienza in una struttura su cui, almomento, viene mantenuto riserbo, ma che di sicuro sarà  “di impronta femminile”, così come riferisce Bregantini.

Sull’impegno delle Diocesi l’arcivescovo ha voluto precisare che si è reso necessario in un momento in cui “è stata stridente la linea di qualcuno che voleva dire di no”.

Un segno, quello proveniente dal mondo ecclesiastico, nato da una volontà che ha preso il via da alcuni vescovi siciliani e che è stata poi accolta nel resto del Paese. “La voce di alcuni,  – ha detto Bregantini ai microfoni della TGR – è poi diventata voce di tutti”.

Perché, in fondo, per Bregantini “non si poteva accettare questo smacco così plateale che ci ha reso ostili all’intera realtà europea e problematici con la magistratura”.

I 100 migranti che, attualmente si trovano presso la struttura Mondo Migliore a Rocca di Papa, nei prossimi giorni saranno così collocati nelle diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza.

Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l’attenzione alla storia personale di questi fratelli”. Ha, infatti, spiegato Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, a cui da una trentina di diocesi da nord a sud del Paese, tra cui quella di Campobasso-Bojano, è giunta disponibilità a farsi carico di un piccolo numero di migranti.

“I giovani stanno bene sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il lor percorso”, ha detto poi il direttore sanitario della struttura, Maurizio Lopalgo in un’intervista rilasciata all’AgenSir, Servizio Informazione Religiosa.

 “Ora questi migranti hanno bisogno di essere aiutati a ritrovare serenità e un clima di normalità”, sono state, invece, le parole del direttore della cooperativa che gestisce il centro che, sempre all’AgenSir ha raccontato il momento commovente dell’arrivo dei migranti a Rocca di Papa, accolti da un lungo applauso degli altri 300 migranti già ospiti della struttura.

Redazione

CBlive

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