Prosegue il tour sul territorio del Movimento nazionale per la Sovranità. Alemanno a Jelsi

movimento_nazionale_perrellaCoinvolgere il maggior numero di molisani e coinvolgerli in prima persona nella discussione di delicati temi che riguardano il futuro della regione Molise.

Questa la ‘mission’ del Movimento nazionale per la Sovranità, guidato il Molise da Carlo Perrella, che sta continuando il tour regionale per illustrare le linee programmatiche che contraddistinguono l’azione del movimento stesso.

I vertici del Movimento (sarà presente anche l’onorevole Gianni Alemanno) farà tappa a Jelsi. Il tema sarà ‘Giovani e lavoro: quale futuro per il Molise?’.

A moderare l’incontro sarà Feliciano Antedomenico (portavoce Mns del circolo di Jelsi). Poi ci saranno i saluti di Salvatore D’Amico (sindaco di Jelsi), di Davide Paolucci (Consigliere del Comune di Jelsi), dell’avvocato Giovancarmine Mancini (componente dell’ufficio politico del Mns nonché candidato alla presidenza della Regione) e di Carlo Perrella (commissario regionale del Mns). All’incontro interverrà anche il consigliere regionale Angela Fusco Perrella mentre le conclusioni saranno affidate all’onorevole Gianni Alemanno.

“Quella dei giovani e della mancanza di lavoro – fanno sapere dal Movimentoè una delle piaghe che ormai da anni interessa non solo il Molise ma più in generale il mezzogiorno. Da noi la situazione è in netto peggioramento a prescindere da quanto spesso viene affermato in maniera troppo superficiale.   Ci sono i giovani che si perdono. Sono fuori da tutto, dal lavoro, dall’istruzione e dalla formazione. Governi nazionali e istituzioni comunitarie fanno fatica ad individuarli, e assorbirli risulta impossibile. E la situazione risulta particolarmente complicata in Italia. Se nell’Ue il lavoro autonomo è passato da meno dell’8% dell’occupazione totale in Danimarca, questo è a oltre del 20% in Italia e in Grecia nel 2016 (22,6% e 30,2% rispettivamente). L’Italia è abitata dal popolo delle partite Iva. A questo si aggiungono quanti hanno un contratto atipico. Quello tricolore è anche il Paese con i più sfiduciati di giovani sfiduciati. Un modus operandi, quello adottato negli ultimi anni dalla politica, che va assolutamente cambiato per ridare fiducia ai nostri giovani e nuovo slancio alla nostra terra”.

Redazione

CBlive

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