Agricoltura e crisi climatica, il Molise chiama l’Europa: il 30 giugno il workshop SUSAGRI sulla sfida dell’acqua

Domenico Rotondi
Di fronte a un clima che cambia con rapidità e impatto crescente, l’agricoltura si trova oggi a un bivio: continuare secondo i modelli tradizionali o abbracciare una transizione sostenibile, capace di ridurre i consumi, valorizzare le risorse e garantire la sopravvivenza del settore. È in questo scenario che prende forma il workshop “La sfida della riduzione dell’uso dell’acqua nell’agricoltura moderna nell’era della crisi climatica”, in programma lunedì 30 giugno, a partire dalle ore 9:00, presso la Sala “Mendel” del Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise, in via De Sanctis a Campobasso.
L’iniziativa, promossa da Legambiente Molise APS nell’ambito del progetto SUSAGRI – cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Interreg IPA South Adriatic 2021–2027 – si pone l’obiettivo di aprire un confronto concreto e multidisciplinare sul tema della gestione idrica in agricoltura, proponendo esperienze, modelli e soluzioni operative che possano rispondere alle sfide poste dalla crisi climatica. Il focus è chiaro: ridurre l’impatto idrico della produzione agricola, senza sacrificare qualità e redditività.
Ad aprire i lavori saranno Raffaele Coppola, direttore del Dipartimento universitario ospitante, e Sandra Scarlatelli, membro del Consiglio Regionale del Molise. Seguirà l’intervento di Chiara Cancellario, project manager per Legambiente Molise, che presenterà finalità e direttrici del progetto SUSAGRI, pensato per promuovere una nuova visione di agricoltura, fondata sulla resilienza e sulla responsabilità ambientale.
Il programma della mattinata prevede interventi scientifici di docenti dell’Università del Molise: il prof. Stefano Marino introdurrà il concetto di climate-smart agriculture, la prof.ssa Erika Di Iorio illustrerà l’importanza dello stoccaggio idrico nel suolo come fattore di adattamento, e il prof. Pasquale Avino offrirà una lettura critica del legame tra agricoltura, risorse idriche e inquinamento, quest’ultimo considerato come moltiplicatore degli effetti della crisi climatica.
Spazio anche alle buone pratiche: Cristina Monti, del Parco Naturale Regionale Dune Costiere, presenterà un modello territoriale di gestione sostenibile, mentre i rappresentanti dei comuni di Roskovec (Albania) e Danilovgrad (Montenegro) porteranno esempi di investimenti infrastrutturali in ambito irriguo e strategie locali per la prevenzione degli impatti economici legati alle alluvioni.
Nel pomeriggio, il confronto si sposterà su ambiti produttivi particolarmente vulnerabili: la dott.ssa Dalila Di Criscio parlerà degli effetti del cambiamento climatico sull’apicoltura, settore sensibile per eccellenza, mentre la prof.ssa Nicolaia Iaffaldano analizzerà le conseguenze ambientali e gestionali nell’allevamento avicolo. A seguire, una tavola rotonda coinvolgerà esponenti di università, imprese, associazioni di categoria e istituzioni, in un dibattito aperto sul futuro dell’agricoltura sostenibile. Dopo la sessione interattiva con il pubblico, le conclusioni saranno affidate al prof. Antonio de Cristofaro, docente dell’Ateneo molisano e voce autorevole nel panorama scientifico agricolo.
L’evento, più che un semplice convegno, si configura come un passaggio chiave all’interno di un percorso che vede il Molise protagonista nel dialogo europeo sulle politiche ambientali e agricole. Un’occasione per rafforzare la sinergia tra territori e saperi, ma soprattutto per affermare con chiarezza che la gestione dell’acqua – oggi – non è più una variabile tecnica, bensì una frontiera culturale, economica e civile su cui si gioca gran parte del nostro futuro.