Cani e gatti avvelenati a Guardialfiera, indagini in corso. Avvocato Calabrese: “Chiunque abbia visto faccia segnalazione”

gattino mortoContinuano a registrarsi anche in Molise casi di presunto avvelenamento di cani e gatti. Gli ultimi episodi sospetti sono avvenuti a Guardialfiera lo scorso 19agosto, quando sono arrivate le segnalazioni di alcuni proprietari degli animali ritrovati morti. A seguito di tale segnalazione pronta è stata la risposta dei volontari della delegazione del Molise dell’E.I.T.A.L (Ente Italiano per la Tutela degli Animali e della Legalità), che si sono attivati immediatamente informando le autorità competenti. Poco dopo i veterinari Asrem si sono recati sul posto per verificare l’accaduto e per effettuare i prelievi di rito sulle carcasse degli animali barbaramente uccisi.

Impeccabile anche l’intervento dei militi del Comando di Guardialfiera che, di concerto con i colleghi del Nucleo Antiveleni del Corpo Forestale di Casacalenda, hanno provveduto a bonificare le zone interessate dall’increscioso accadimento. Nei giorni successivi la “banda di balordi” ha reiterato la condotta criminosa causando la morte di altri cani. Ad oggi i reperti delle vittime sono stati consegnati ai tecnici dell’Istituto Zooprofilattico che stanno ultimando le analisi, all’esito delle quali si conoscerà con certezza quali siano state le cause che hanno provocato la morte degli animali.

Della vicenda è stata interessata anche l’associazione ‘Difendiamo gli animali’ che, nella persona del suo delegato regionale Cinzia Calabrese, sta seguendo il caso nei suoi risvolti legali. “Nel ricordare che – le parole della Calabrese – la somministrazione agli animali di sostanze venefiche atte a causarne il decesso, oltreché denotare profonda insensibilità e scarsissimo senso civico, integra fattispecie criminose perseguibili penalmente, si rinnova l’appello a quanti siano a conoscenza di elementi o siano in grado di fornire riscontri probatori rilevanti ai fini dell’esatto inquadramento giuridico dei fatti di contattarmi, di contattare l’EITAL o, le Forze dell’Ordine. Il fine della divulgazione di tali notizie è arginare il fenomeno di maltrattamenti ed uccisioni delle malcapitate bestioline ed al contempo garantire la tutela delle medesime mirando anche a far in modo che venga comminata la giusta pena a quanti con superficialità e leggerezza, o in preda a raptus violenti possano dare libero sfogo a reazioni ingestibili e oltremodo pericolose. Ma per bloccare o per far scemare il numero di tali episodi e comminare la pena prevista ex lege è necessario che chiunque assista a tali atti vandalici apporti il suo utilissimo contributo, vincendo sterili paure e non soccombendo a omertà o menefreghismo”. 

Redazione

CBlive

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