Palazzo San Giorgio, Pilone e Cancellario contestano la delibera della Giunta comunale sulla modifica della struttura amministrativa dell’ente

I consiglieri comunali Francesco Pilone e Marialaura Cancellario
I consiglieri comunali Francesco Pilone e Marialaura Cancellario

I consiglieri comunali d’opposizione, Francesco Pilone e Marialaura Cancellario (Democrazia Popolare), attraverso una nota stampa, contestano la delibera di Giunta numero 161 del 7 agosto 2015 sulla modifica della struttura organizzativa dell’ente

“Con la delibera – affermano Pilone e Cancellariodi fatto si mette sotto tutela il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale visto che al punto h) del dispositivo di delibera, come nelle premesse, si stabilisce che “tutte le proposte di deliberazione di competenza della Giunta e del Consiglio devono essere trasmesse al dirigente dell’area Organizzazione, Indirizzo e Controllo per essere visionate e vistate per attestarne la coerenza con gli indirizzi della programmazione comunale e con gli obiettivi assegnati alla struttura burocratica e che lo stesso provvederà al  successivo inoltro alla Segreteria Generale o alla Presidenza del Consiglio per  l’approvazione degli organi di competenza”. La coerenza degli indirizzi programmatici non può essere una funzione di controllo e di regolarità tecnica in capo ad un dirigente. La programmazione è in Capo al Sindaco che l’ha redatta in virtù del mandato ricevuto dal popolo, ed in capo al Consiglio Comunale che l’ha votata all’inizio del mandato. Non solo. L’art. 5 ter comma 1 dello Statuto Comunale, in ottemperanza a quanto stabilito dal D.lgs. 267 del 2000 e succ. modificazioni, stabilisce che “Il consiglio concorre a definire annualmente l’attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e dei singoli assessori con l’approvazione della relazione previsionale e programmatica, del bilancio preventivo e del  bilancio pluriennale che nell’atto deliberativo sono espressamente dichiarati  coerenti con le predette linee”.

È, inoltre, il Consiglio Comunale – proseguono Pilone e Cancellario – l’organo preposto alla verifica degli indirizzi della programmazione. Recita sempre l’art. 5 ter comma 2 dello Statuto “La verifica da parte del consiglio dell’attuazione del programma avviene nel mese di settembre di ogni anno, contestualmente all’accertamento del permanere degli equilibri generali di bilancio previsto dall’art. 36, comma II, del D.L.vo 25 febbraio 1995, n. 77 e successive modifiche ed integrazioni”. Sempre la delibera stabilisce che la segreteria del Sindaco e l’ufficio di staff del Sindaco, confluiscono all’interno dell’area Organizzazione diretta dal Dott. Iacobucci. Il nucleo di valutazione idem, mentre il servizio affari generali del Sindaco è soppresso. Va specificato, come già fatto in precedenza, che stiamo parlando di un’area creata appositamente, deliberata con atto giuntale n. 256 del 16/12/2014 al di fuori della dotazione organica. E va chiarito che in base al d.lgs 267/2000 i dirigenti sono equi ordinati sia dal punto di vista funzionale che retributivo. Se proprio si vuole ricercare una figura di coordinamento, così come previsto dalla legge, questa è da attribuire al Segretario Generale ed infatti l’art. 97 d.lgs 267/2000 comma 4* espressamente recita: “Il segretario generale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l’attività. Fatto ancora più grave – l’affondo dei due esponenti di Democrazia Popolare – è che gli organismi consiliari preposti erano all’oscuro di tutto ciò nonostante l’art. 35, comma 2, sempre dello Statuto Comunale reciti testualmente “La Giunta comunale, sentita la competente Commissione e nel rispetto della contrattazione con le organizzazioni sindacali, propone acquisito il parere dei Dirigenti: la dotazione organica dei settori funzionali, dei servizi, delle unità obiettivo; l’assegnazione del personale ai settori funzionali. La Commissione, infine, non è stata mai sentita”.

 

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