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210 milioni di euro al Molise con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Il tesoretto della Regione per investire nell’agricoltura

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Un momento della conferenza stampa

ANDREA VERTOLO

Dare rilievo al capitale umano del Molise, una regione da tempo alle prese con il grave fenomeno dello spopolamento. Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura, Vittorino Facciolla, introduce il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che vede il Molise poter disporre di fondi europei pari a ben 210 milioni di euro, da investire sulle aree rurali e oltre 6 mila aziende potenzialmente interessate da tali interventi.

“Proprio per raggiungere questo obiettivo – ha proseguito l’esponente dell’esecutivo – abbiamo apportato politiche importanti per i giovani attraverso incentivi che arrivano fino a 70 mila euro. Un dato, questo, che non si ritrova in altre regioni italiane”.

A breve, ci saranno infatti importanti bandi promossi dalla Regione i quali avranno come oggetto: Finanziamenti a fondo perduto che vanno dal 40 al 70 per cento (in base alla natura giuridica dell’azienda) sull’investito della spesa sostenuta. Aumenti di incentivi previsti per l’agricoltura biologica, oltre alle diverse risorse indirizzate alla banda larga.

Un programma che viene descritto dai fautori come chiaro e flessibile in base alle future esigenze e che si pone come obbiettivo la promozione di una nuova cultura di impresa, incentrata sull’associazionismo e la cooperazione.

Affianco a Facciolla un soddisfatto Presidente della Regione. “A differenza del passato – le parole di Frattura – abbiamo lasciato spazio a una regia unitaria per stabilire le varie forme di finanziamento. La Regione Molise dispone di un tesoretto non indifferente per investire sul settore. Un altro elemento importante – ha proseguito il Governatore – è poi il riconoscimento dell’aria di crisi complessa, che servirà soprattutto a ricollocare coloro che hanno perso il lavoro”.

Presente alla conferenza stampa sul Psr anche il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, che ringraziando la Regione per gli interventi previsti dal Programma di sviluppo rurale, ha poi tenuto a precisare come “negli anni precedenti, la città di Isernia non abbia mai fatto parte del Psr”.

“Ciò – ha concluso Brasiello – dà invece un’iniezione di fiducia a un territorio che ha bisogno di risollevarsi da una situazione difficile soprattutto in ambito economico”.

 

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