Enogastronomia

Aspiranti sommelier a lezione da Roberto Greco. In scena l’oro da bere della Toscana

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Il docente Roberto Greco con la presidente della Fondazione Sommelier Molise, Dora Formato

È stato il docente della Fondazione Italiana Sommelier, Roberto Greco, a far scoprire agli allievi del secondo corso di qualificazione professionale per sommelier di Campobasso una delle regioni italiane, più di ogni altra legata, nell’immaginario comune, a una produzione vinicola di assoluto pregio.

Un viaggio entusiasmante e appassionato in una terra in cui la viticoltura era praticata ancor prima di Greci ed Etruschi, come testimoniano alcuni ritrovamenti di ceramiche vinarie attiche, risalenti al VI secolo avanti Cristo.

Dalle più importanti famiglie produttrici di vino del XII secolo, passando per la novella del Decameron in cui Boccaccio narra di Cisti fornaio e del suo vino eccellente, arrivando agli inizi del ‘700 e alla prima legge sulle Doc: la storia e la geografia di un territorio, durante la lezione, si arricchisce con quella delle persone e dei personaggi che hanno contribuito, dall’antichità ai giorni nostri, a rendere la Toscana una regione di spicco del settore.

Conoscere nel dettaglio un territorio significa anche essere capaci di andare oltre i luoghi comuni, per addentrarsi in una realtà, non solo molto più complessa, ma anche molto più ricca. Ed è proprio questo il caso della Toscana, il cui vino non è solo Chianti, perché ogni distretto vinicolo ha la sua storia da raccontare. Per comprenderlo è bastato ‘scoprire’ Montalcino e la dinastia dei Biondi Santi, creatori del Brunello, ma anche Bolgheri culla del leggendario Sassicaia, oppure la Vernaccia di San Gimignano, già conosciuta da Dante, Lorenzo de’Medici, Michelangelo Buonarroti il Giovane.

Vini e territori diversi che gli allievi del capoluogo, grazie alle ore trascorse insieme al docente Greco, hanno avuto modo di poter ‘assaporare’ più da vicino. Un confronto teorico, ma soprattutto pratico con cui gli aspiranti sommelier si sono cimentati attraverso la degustazioni di tre vini toscani: Flaccianello della Pieve – Azienda Agricola Fontodi; Guidalberto 2014 – Tenuta San Guido; Vin Santo del Chianti Classico – Fèlsina.

Redazione

CBlive

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