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Una domenica al Castello: la via Matris off limits in un pomeriggio d’autunno che sembra primavera

via matrisFABIANA ABBAZIA

Poter godere di temperature miti nel mese di ottobre non è certo una prerogativa dei campobassani. Chi vive nel capoluogo molisano spesso si trova a dover fare i conti con un clima non certo mite. L’anno in corso, però, sta sorprendendo tutti. Dopo un inizio quasi terribile, nel 2017 anche il Molise centrale ha potuto godere di una calda, a tratti caldissima estate. A sorpresa di tutti l’anno in corso sta regalando bellissime giornate autunnali, ancora più piacevoli nel fine settimana, che rendono possibile poter stare all’aria aperta o affrontare lunghe passeggiate. Chi è nato e cresciuto a Campobasso, se decide di disertare le tradizionali gite fuori porta, in queste belle giornate potrebbe aver voglia di recarsi nel luogo simbolo per eccellenza della città: il Castello Monforte.

Meglio ancora se per arrivarci è possibile attraversare la via Matris, quel percorso spirituale che si snoda lungo il pendio della collina Monforte e che consente di giungere, passando attraverso i colori della natura, fino alla chiesa di Santa Maria del Monte. Ma l’impresa diventa particolarmente difficile di domenica. Attraversarla dopo le 17 diviene, infatti, impossibile. Perché? Semplice: i rigidi orari di chiusura. Proprio alle 17 i cancelli della via Matris accostano.

Dal mese di ottobre e fino a marzo in vigore c’è il cosiddetto orario invernale che prevede l’apertura alle 9 e la chiusura dei cancelli, appunto, alle 17. Nessuna deroga nemmeno di domenica. Capita così che alle 17. 15 dopo aver varcato il cancello, una gentile signora avvisa, chi è all’interno, dell’imminente chiusura.
Capita di pensare di non aver inteso bene il messaggio. Ma basta guardarsi intorno per capire come anche gli altri, dopo lo stesso attimo di esitazione, decidano di compiere l’azione più civile e appropriata possibile: ringraziare dell’informazione e tornare indietro verso l’uscita.

Una veduta di Campobasso dalla via Matris
Una veduta di Campobasso dalla via Matris

Arrivati ai cancelli la curiosità però ha la meglio e allora la voglia di avere qualche delucidazione viene normale. A rispondere ci pensa una signora gentile. La stessa che con garbo, un quarto d’ora dopo l’orario in cui sarebbe dovuta andar via, ha perso altri 15 minuti ad accertarsi di non chiudere all’interno nessuno o comunque avvisare che un alto modo per uscire in realtà esiste.

“Quando torno a casa – dice mentre dispone la catena per la chiusura dei cancelli – ho sempre paura di aver lasciato qualcuno all’interno. Allora, pur di non restare con il pensiero, ho preso l’abitudine di fare un giro di perlustrazione per avvisare tutti”.

In effetti più che dirlo la signora non può fare altro. Non esiste, difatti, alcun tipo di sistema acustico che possa avvisare dell’imminente cessazione dell’orario di apertura chi si trova all’interno. Ma sulle spiegazioni non si dilunga. “C’è l’orario invernale”, dice con educazione e con la consapevolezza che quella parola, pur così familiare ai campobassani, in realtà suoni particolarmente stonata con una domenica come quella attuale. Di metà ottobre, con 25 gradi e a 10 giorni di distanza dal ritorno dell’ora solare.
Una scena un po’ surreale, resa umana solo dall’educazione della donna che si dilegua dopo essere salita in auto.
All’orizzonte resta più di una salita particolarmente ripida che, seppur con più fatica, porta sempre a destinazione.
Poco importa se, nonostante la raccomandazioni della donna da poco andata via, all’interno della via Matris, dalla parte del Castello, qualcuno dentro ci sia rimasto davvero. Questa volta si tratta di giovanissimi che, con particolare agilità, riescono a scavalcare i cancelli. Per fortuna, quindi, nessuno chiamerà la signora andata via chiedendole di tornare indietro.
Nonostante siano appena le 17.30 e, in una calda e insolita domenica di ottobre, in tanti abbiano deciso si salire fino alla cima della città, per godersi quel sole che piano piano scompare all’orizzonte.

EPILOGO
I fatti raccontati sono accaduti davvero la scorsa domenica 15 ottobre, quando a Campobasso si è registrata una temperatura tipicamente primaverile. La signora del racconto è stata davvero molto gentile. L’orario di apertura invernale è indicato dinanzi ai cancelli. Altrettanto vero è che nessuno ci badi particolarmente. Tantomeno gli anziani, che in simili giornate approfittano per trascorrere qualche ora in più all’aria aperta.

Altrettanto vero è che, seppur con tutte le difficoltà del caso, il Raggruppamento temporaneo di imprese INCIMA, al quale l’amministrazione comunale ha rinnovato fino al prossimo 2020 la gestione del Castello Monforte e della via Matris potrebbe far coincidere il periodo invernale con il mese di novembre o, comunque, pensare di prolungare l’orario di apertura nelle domeniche assolate. Così, tanto per far sì che i burberi campobassani possano trovare ancora un po’ di giovamento dalla luce solare, ma anche dalla bellezza di quei colori della natura che in autunno sanno esplodere con disarmante armonia.

Redazione

CBlive

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