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A casa toghe, tacchi e rossetti, in campo solo il sorriso e la solidarietà. Avvocate e amministratrici si sfidano nel triangolare di calcio a 5 per dire no alla violenza sulle donne e raccogliere beni alimentari per la Caritas

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Le donne scese in campo per la solidarietà

Via le toghe, via i tacchi, via le borse e i rossetti. Via gli impegni quotidiani, le riunioni, le conferenze e le udienze. I lacci delle scarpe da ginnastica, i capelli raccolti, i calzettoni di spugna, le tute e le divise indossate per entrare in campo nella Palestra Sturzo di Campobasso, non hanno scalfito la bellezza e la femminilità di queste donne molisane in carriera, impegnate nel sociale e allo stesso tempo, magari, mogli o madri di famiglia con tutte le difficoltà che implica avere la consapevolezza che fuori dal proprio ufficio il lavoro non finisce, semplicemente assume forme diverse dietro lo stesso sudore.

Sono le donne dei Comuni del progetto Sprar di Campobasso, Ferrazzano, Oratino, Ripalimosani e Pietracatella, del Cpo dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso e quelle dell’ Aiga: pronte a schierarsi in campo per affrontare un incontro di calcio organizzato dall’amministrazione comunale del capoluogo dal titolo “Donne in campo contro la violenza”, unite dal desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione della violenza di genere approfittando dell’evento per raccogliere beni alimentari da donare alla mensa Caritas attiva presso la “Casa degli Angeli”.

Belle, solari, grintose, spiritose: entrano così in campo le donne che hanno deciso di dedicare un intero pomeriggio all’insegna del divertimento, dello sport e della voglia di dimostrare al pubblico presente sugli spalti (perché loro, donne, già lo sanno), che per tirare un calcio ad un pallone, e tirarlo bene, non bisogna per forza appartenere al genere maschile.

Tra le giocatrici che hanno invaso il campo dello Sturzo, munite di ironia e spensieratezza e pronte a mettere una palla in rete, figuravano il vicesindaco di Campobasso, Bibiana Chierchia, l’assessore alle Politiche per il Sociale, Alessandra Salvatore, la presidente per le Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Campobasso, Celestina Terzano, le avvocatesse Loredana Barca e Mariangela di Biase, le consigliere comunali di Campobasso e Ripaliosani, Giovanna Viola e Annamaria Trivisonno e la segretaria del Comitato Pari Opportunità presso il  Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Campobasso, Michela Farina.

Ed è proprio quest’ultima che, in nome di tutte le sue colleghe, ha voluto riassumere il senso della manifestazione sportiva e della loro presenza in campo. “Siamo molto contente di essere le protagoniste di questo evento – le parole di Michela Farina- in una giornata esclusivamente dedicata alla violenza contro le donne, una giornata di sensibilizzazione. Il calcio, nell’immaginario comune, è uno sport tipicamente maschile e noi vogliamo superare gli stereotipi legati al genere e quindi abbiamo scelto il calcio a 5 perché è uno sport maschile ma può essere praticato tranquillamente anche da noi donne”

E intanto sugli spalti del Palazzetto, pronti a fare il tifo per entrambe le squadre “in rosa”, ossia quella composta dalle amministratrici dei comuni del progetto Sprar e quella delle avvocate Aiga e del Comitato Pari Opportunità,  erano presenti il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, il sindaco di Oratino, Luca Fatica, il vicesindaco di Oratino, Maria Dora Iafelice, il vicesindaco di Ripalimosani, Luca Mitri e il presidente della Commissione Politiche Sociali, Di Giorgio.

A dare una mano a queste impavide ‘calciatrici per un giorno’, c’ha pensato il presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Michele Durante, che si è improvvisato portiere della squadra delle amministratrici Sprar per supplire all’assenza di una delle giocatrici e completare la squadra.

A fine partita il il primo cittadino del capoluogo, Battista, ha commentato l’evento sottolineando la delicatezza del tema che ha dato vita alla manifestazione sportiva e “l’importanza della cultura come unica arma per far riflettere e rafforzare le profonde disuguaglianze che la società spesso affida all’uomo e alla donna”.

Un pomeriggio, quello del 17 dicembre 2015, decisamente sopra le righe in cui la partita di calcio tra le due squadre si è rivelata piacevole da seguire e divertente da commentare, proprio come ha fatto lo speaker della manifestazione, il noto giornalista sportivo di Telemolise, Gianni Bruno, enfatizzando le azioni di attacco o difesa delle singole giocatrici ed entusiasmandosi per ogni entrata in area di rigore da parte di entrambe le fazioni che, a dirla tutta, sembrava fosse una sola intente come erano le calciatrici a passarsi la palla tra loro, senza neanche badare al colore delle maglie che indossavano. Questo perché lo scopo, in fondo, era solo uno: divertirsi e non vincere. Insomma, fare semplicemente gruppo. Dimostrare che ci può essere grande complicità tra donne, anche se diverse tra loro e, soprattutto, che la diversità di sesso nelle situazioni quotidiane o nelle dinamiche sociali non è un limite ma una grandissima opportunità. Per tutti.

L’incontro si è concluso con un 6 a 4 in favore delle amministratrici dei Comuni del Progetto Sprar.

lamu

 

Redazione

CBlive

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