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Crisi a Palazzo San Giorgio: si dimettono i civici, ora la maggioranza Forte è senza numeri

In bilico anche la variazione di bilancio per il Corpus Domini

La crisi politica al Comune di Campobasso è ormai ufficiale. Il Cantiere Civico ha annunciato questa mattina, sabato 17 maggio, le dimissioni di tutti i suoi esponenti dalle cariche ricoperte in seno alla maggioranza: assessori, presidenti di commissione e capigruppo hanno lasciato i rispettivi incarichi, sancendo l’uscita definitiva dalla coalizione guidata dalla sindaca Marialuisa Forte.

Alla base della decisione, il mancato rispetto degli accordi formalmente sottoscritti al momento del ballottaggio e della definizione del patto di maggioranza. I civici denunciano in particolare la gestione fallimentare del sistema di raccolta differenziata e del verde pubblico, oltre ad alcune recenti nomine nella governance della SEA giudicate “assolutamente inopportune”.

Con questa scelta, il Cantiere Civico prende le distanze in maniera netta dall’operato della sindaca e del centrosinistra, rivendicando la coerenza con il proprio impegno civico e dichiarando il disinteresse per logiche spartitorie o incarichi di potere.

Il colpo è durissimo: da oggi, la maggioranza non esiste più numericamente e politicamente. In attesa della conferenza stampa ufficiale convocata per lunedì pomeriggio, alle 17, nella sede del Cantiere in piazza Prefettura, il clima politico cittadino è rovente e il futuro dell’amministrazione di Palazzo San Giorgio sempre più incerto.

Si tratta, infatti, di una crisi politica che ad oggi si innesta su un passaggio amministrativo delicato e urgente: la variazione di bilancio. Il Comune dovrà infatti approvare al più presto una modifica al documento contabile anche e soprattutto per garantire le risorse necessarie alla realizzazione del Corpus Domini. Una scadenza non rinviabile, che pone la maggioranza rimasta – o quel che ne resta – di fronte a una sfida complicata. Senza il supporto del Cantiere Civico, l’approvazione della variazione richiederà altri voti, ed è qui che potrebbe entrare in gioco il centrodestra.

Alcuni esponenti moderati del centrodestra, già in passato, hanno votato a favore del bilancio proposto dalla maggioranza Forte, distinguendosi invece dalla linea di Fratelli d’Italia. Ora bisognerà capire se quegli stessi consiglieri saranno disposti a sostenere la variazione per senso di responsabilità, magari in nome dell’interesse cittadino, oppure se si allineeranno alla posizione più intransigente del proprio schieramento. In quanto gli stessi protagonisti del voto favorevole al bilancio in queste ultime ore avevano indetto un cosiddetto “sciopero bianco”, proprio in relazione alle nomine della Sea e al mancato rispetto che l’area Forte ha avuto nei confronti dei patti scritti con i civici.

Non è escluso, inoltre, che proprio i civici — oggi passati all’opposizione — possano presentare in aula una mozione di sfiducia nei confronti della sindaca. Sarebbe il passaggio finale di una crisi che aprirebbe scenari imprevedibili per la città e per la stessa amministrazione.

A questo punto le domande sono inevitabili. La sindaca o meglio, chi per lei, sarà in grado di ricucire i rapporti interni alla coalizione, oppure tenterà l’appoggio esterno dei moderati per tenere in piedi l’amministrazione?

E cosa diranno, nelle prossime ore, i segretari regionali dei partiti di centrodestra, chiamati a decidere la linea da seguire in aula? Soprattutto alla luce di un ricorso – proprio del centrodestra – che già pende sull testa dell’amministrazione di centrosinistra.

Domande che, a meno di un colpo di scena, troveranno risposta già nei prossimi giorni.

Redazione

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