Cronaca

I vescovi del Molise diventano la “guida spirituale” del Comitato in difesa della Corte d’Appello di Campobasso. Bregantini: “La dimesione religiosa non sia staccata da quella culturale e politica”

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Il vescovo Bregantini al fianco di Enzo Di Giacomo, presidente sezione Campobasso associzione nazionale magistrati

FABIANA ABBAZIA

Per scongiurare la soppressione della Corte D’Appello di Campobasso scendono in campo i vescovi del Molise: Giancarlo Bregantini, Camillo Cibotti, Gianfranco De Luca e Domenico Scotti, si dicono contrari a una scelta che rappresenterebbe “un ulteriore impoverimento dell’intero territorio regionale e un notevole disagio per i molisani”.

È lo stesso vescovo metropolita della diocesi di Campobasso – Bojano a convocare i giornalisti facendosi trovare al fianco di Enzo Di Giacomo, presidente dell’associazione nazionale magistrati, sezione di Campobasso. Ed è proprio quest’ultimo a sottolineare come con l’adesione dei vescovi al Comitato a difesa della corte d’Appello abbia ad oggi “una guida spirituale”.

“La loro presenza – le parole di Di Giacomo – aggiunge un pilastro fondamentale che rafforza il senso dell’obiettivo di una battaglia per la salvaguardia non solo del territorio, ma della gente che lo abita”.

Gli fa eco Bregantini dicendo: “difendere la Corte d’Appello significa difendere un popolo che ha un’identità, una storia e un’insieme di istituzioni collegate a questa presenza. Va inoltre difesa per evitare scelte future negative che vanno contro la realtà di questo popolo. Vorremmo che il Molise non fosse mai smembrato, vorremmo che restasse così, carico di questa sua storia, certo con le ferite da guarire, ma sempre un Molise in cammino progressivo di identità e di speranza”.

Un’adesione, quella dei vescovi al Comitato, che poi sempre Bregantini ha voluto legare al Giubileo. “L’anno della misericordia – ha detto infatti – rilancia una maggiore attenzione che noi vorremmo avere per quanto riguarda lo specifico territorio. Nell’apertura delle porte sante del Molise, si inseriscono tematiche sociali rilevanti. Ad esempio, il prossimo 20 dicembre con quella della Cattedrale di Bojano, è intrinseca la difesa di una realtà come la Gam. Come sarà aperta quella porta, allo stesso tempo vorremmo che avvenga la ripresa del macello dell’azienda avicola di Monteverde”.

Bragantini afferma infatti con convizione come “la dimensione religiosa non deve rimanere staccata da quella culturale e politica, così come al contrario, la politica e la cultura non debbono mai perdere le radici spirituali che animano le scelte umane”.

Redazione

CBlive

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