Cronaca

Sull’incidente che ha causato la morte di Maria Melfi la Procura vuole vederci chiaro. Migliorano le condizioni del marito

Accogliendo la richiesta dei patrocinatori del marito e dei familiari della vittima, il pubblico ministero della Procura di Campobasso, Elisa Sabusco, titolare del procedimento penale per omicidio stradale per la tragica morte di Maria Incoronata Melfi, lo scorso 28 luglio 2020 ha presentato formale richiesta al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di procedere con incidente probatorio affidando una perizia cinematica per ricostruire la dinamica e le cause del tremendo incidente costato la vita alla cinquantunenne di Morrone del Sannio e in seguito al quale il coniuge, Lino Carmine La Selva, è rimasto gravemente ferito.

Il cinquantasettenne, almeno lui, dopo aver lottato per più di due settimane tra la vita e la morte all’ospedale Cardarelli, negli ultimi giorni è migliorato e ora è fuori pericolo, anche se i due figli hanno dovuto dargli la terribile notizia della perdita della moglie.

Il sinistro è successo sabato 11 luglio 2020, alle 16.45, lungo la Strada Statale 647, al km 2 + 100, all’altezza del bivio per Colle d’Anchise (Cb). La coppia, conosciutissima e ben voluta da tutti nel suo paese, procedeva sulla fondovalle su una Yamaha FZ8 condotta da La Selva, quando improvvisamente la moto si è scontrata con una Fiat Tipo il cui conducente, un uomo di 71 anni, originario di Castelpetroso ma residente a Roma, si sarebbe immesso sulla Statale da una strada laterale, tagliando la strada ai due motociclisti.

Sul posto per i rilievi sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Bojano.

L’epilogo dello schianto e del rovinoso volo sull’asfalto è tristemente noto: marito e moglie sono stati trasportati in condizioni disperate all’ospedale Cardarelli di Campobasso. La donna non ce l’ha fatta, è spirata poche ore dopo per le gravissime lesioni riportate. Lino Carmine La Selva sta pian piano uscendo dal tunnel, ma ha subito numerosi politraumi, ne avrà per mesi e ha perduto per sempre la compagna della sua vita.

La Procura di Campobasso, per il tramite della dottoressa Sabusco, ha subito aperto un fascicolo indagando il conducente della vettura per omicidio stradale e lesioni personali stradali gravissime.

I familiari della vittima, per ottenere giustizia, attraverso il responsabile della sede di Bari, Sabino De Benedictis, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che li assiste unitamente agli avvocati Fabio Ferrara, del Foro di Bari, e Marco Bevilacqua, del Foro di Chieti, che aveva appunto presentato al Sostituto procuratore la richiesta, ora accolta, di disporre una perizia cinematica. Studio3A metterà a disposizione come consulente di parte per la famiglia nelle operazioni peritali l’ing. Pietro Pallotti.

Carola Pulvirenti

Redazione

CBlive

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