Dalla terra dei fuochi a Campobasso per parlare di ambiente e legalità: l’incontro alla Francesco D’Ovidio

de_chiaraNella terra dei fuochi la paura maggiore continua a essere rappresentata dagli interramenti. Lo smaltimento illecito dei rifiuti, gestito dalla malavita organizzata, fa vittime. Sempre innocenti. È il caso dei tanti bambini che non ci sono più e le cui mamme si sono riunite nell’associazione ‘Angeli e Guerrieri’ con un duplice obiettivo: aiutare le altre mamme nelle medesima situazione e impedire altre vittime.

Le loro storie, insieme a quelle delle mamme per la Salute e l’ambiente di Venafro; di don Aniello Manganiello, fondatore associazione per la Legalità “Ultimi” e Paolo De Chiara giornalista molisano, autore del libro ‘Il Veleno del Molise’, sono state raccontate agli studenti della scuola media Francesco D’Ovidio di Campobasso, durante l’incontro di questa mattina, mercoledì 8 novembre, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso e curato dall’associazione culturale I Care.

Un evento importante soprattutto perché indirizzato agli adulti di domani. La cosa fondamentale sul tema è, infatti, quella di non abbassare mai la guardia.

“La giornata di oggi – le parole di don Aniello Manganiello che a Scampia ha rappresentato la lotta alla Camorra  – è finalizzata a fare in modo che i giovani riescano ad affinare la loro capacità di guardarsi intorno, sotto la pressione costante degli adulti”.

Agli allievi della scuola don Antonio ha parlato, inoltre, dell’importanza dei gesti dei singoli finalizzati al bene collettivo, ma anche di temi più attuali, come ad esempio  come le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, secretate per anni.

“Tutto è iniziato negli anni ’80 e nemmeno noi, – ha ammesso don Aniello – per come eravamo storditi dal benessere economico ci siamo accorti di tutto ciò che stava accadendo. Invece, i rifiuti inquinavano la nostra terra e un giorno è arrivato un colto altissimo da pagare per tantissimi innocenti”.

“La scuola – ha detto, invece, l’assessore alla Cultura di Palazzo San Giorgio, Emma de Capoa – ha un ruolo sempre più centrale nella diffusione della cultura della legalità. Infatti è proprio nella scuola che i giovani, attraverso il confronto con gli altri, comprendono di avere diritti e doveri, imparano a rispettare la libertà altrui, a rispettare se stessi e gli altri. Comprendono che la società civile è regolata da principi e fondamentali che non solo devono essere rispettati, ma continuamente difesi. Con eventi come quello di questa mattina, l’ amministrazione comunale intende, in sinergia con gli Istituti scolastici della città e in collaborazione con il mondo associativo, promuovere progetti specifici con la finalità di costruire percorsi che rafforzino, in particolare tra i giovani, il concetto di legalità”.


Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button