“Tortarello abruzzese molisano, il melone profumato simbolo degli antichi”, il 6 agosto la presentazione del volume

tortarello abruzzesePIERPAOLO TANNO

Sarà presentato il prossimo 6 agosto a Sant’Eusanio del Sangro, in provincia di Chieti, alle ore 17,30, nel cuore della Riserva Naturale Regionale – Oasi WWF “Lago di Serranella”, il volume “Tortarello Abruzzese Molisano, il melone profumato simbolo degli antichi” scritto dal botanico Aurelio Manzi e dall’agronomo molisano Michele Tanno.

Saranno presenti all’iniziativa numerose autorità delle due regioni. A rappresentare il Molise interverranno l’assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla, e il consigliere regionale Domenico Di Nunzio.

Inoltre parteciperanno, tra gli altri, anche il Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso, Silvia De Paulis, il Presidente di Slow Food Abruzzo Molise, Eliodoro D’Orazio.

Il tortarello da molti ritenuto una varietà di cetriolo, è invece a tutti gli effetti un melone. Una forma molto antica di melone, forse la prima varietà di questo ortaggio, e più in generale, la prima pianta della famiglia delle curbitacee ad essere addomesticata e coltivata.

I suoi frutti, dall’aspetto inconfondibili, sono ritratti nelle pitture parietali dell’antico Egitto, plasmati in modellini miniaturizzati in terra cotta e accompagnano i defunti nelle necropoli delle antiche città greche.

In Europa la coltivazione, iniziata nel Medioevo, ha subito una forte contrazione dovuta all’introduzione del cetriolo ad opera degli Arabi. Questa pianta, infatti, prese il posto del tortarello, soprattutto nelle regioni settentrionali meno favorevoli, generando una confusione terminologica difficile da redimere.

In quelle meridionali, in particolare in Puglia e Sicilia, ma soprattutto in Molise e in Abruzzo, il tortarello è rimasto radicato nella tradizione e costituisce tuttora un prelibato e apprezzato ortaggio fresco, leggero e digeribile, consumato durante i lavori e i calori estivi.

Nel Molise in alcune località, è chiamato anche cummarelle, turtanelle o in altri modi. Questa pianta, esclusiva del nostro territorio (quelle presenti in Puglie e Sicilia hanno caratteristiche diverse), oltre a costituire un prodotto di elevato valore storico, agronomico ed antropologico, va considerato a pieno titolo un bene culturale da salvare e da rilanciare con un marchio commerciale e un disciplinare di produzione IGP

 In questa occasione sarà possibile visitare l’Orto Medievale di Serranella, il Museo del Peperone di Altino e l’area rurale connessa. A conclusione si potranno degustare non solo i tortarelli preparati in tanti modi ma anche altri prodotti tipici abruzzesi e molisani.

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