Enogastronomia

Il vino fra archeologia e viticoltura moderna, in 400 al Museo Sannitico per la storia dell’oro da bere del Molise

23Oltre 400 le persone che hanno raccolto l’invito a ‘gustare’ la cultura al Museo Sannitico di Campobasso, dove la Fondazione Italiana Sommelier del Molise, unitamente al Polo Museale e a Me.Mo Cantieri Culturali, ha promosso una serata unica, durante la quale i numerosi presenti hanno avuto l’occasione di poter ripercorrere la storia della ventesima regione d’Italia da una prospettiva differente, che la unisce a quella dell’oro da bere.

Cosa rappresentava il vino per i Sanniti? Quali erano le tecniche di vinificazione utilizzate e in che modo esso influiva nello scambio commerciale con le altre popolazioni? A queste e a tante altre domande hanno risposto i docenti della Fondazione, Gabriele Di Blasio e Dora Formato, durante le visite guidate curate da Me.Mo Cantieri Culturali.

Dopo un percorso culturale, tra i reperti e le parole, capaci di evocare una storia antica che custodisce le origini di un territorio, la degustazione di vini molisani è stata guidata dai sommelier della Fondazione.  In degustazione i vini delle cantine: Azienda agricola Vinica; Claudio Cipressi Viagnaiolo; Borgo di Colloredo; Colle Sereno; Campi Valerio 1974; Di Majo Norante;  Cantine Catabbo; Cantine Herero; Cieri 1938.

Un grazie, da parte di presidente e vicepresidente della Fondazione Italiana Sommelier Molise, Dora Formato e Gabriele Di Blasio, è andato proprio ai numerosi produttori che hanno deciso di sposare l’iniziativa ed essere presenti con le loro etichette.

Ad allietare la serata anche il concerto  degli alunni del Liceo Musicale ‘G.M Galanti’ di Campobasso che hanno spaziato con un ricco repertorio, prendendo il via dai tanghi di Astor Piazzolla, ma anche la possibilità per i partecipanti di ricevere una tavoletta incisa da una studentessa del Liceo Classico Mario Pagano.

Insomma, un evento unico nel suo genere che, unendo l’antica storia di una regione con quella dell’oro da bere, ha saputo conquistare il pubblico e lasciare un segno nel panorama culturale locale.

Redazione

CBlive

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