CronacaSociale

La mission impossible di Emanuele e Alessandro, in prima linea per aiutare il popolo ucraino

La straordinaria storia di due giovani giornalisti romani, legati al Molise e amici e colleghi di Agostino Natilli. Che stamane si è fatto raccontare da uno dei due i dettagli di questa esperienza che proponiamo su CBlive

Alessandro ed Emanuele sono due amici e colleghi di Roma. Ragazzi pieni di idee, sogni, intraprendenza e passione. L’ultima volta che li ho visti è stato proprio in Molise, a Campobasso lo scorso settembre, per parlare tra le altre cose di progetti futuri e lavoro. Poi l’ultima ondata Covid, l’invasione russa e me li ritrovo all’improvviso su tutti i più importanti media nazionali: Sky, Rai, Corriere.

Emanuele Ranucci è ancora in zona di guerra, in prima linea. Ho contattato Alessandro Fornaciari, che invece per il momento è tornato a Roma.

Ale, cosa state combinando? “Io ed Emanuele, da tempo impegnati nel volontariato con la nostra associazione Green Atlas, abbiamo deciso di metterci in prima persona a disposizione del popolo ucraino andando a portare a Leopoli cibo e medicinali e facendo un servizio di ‘taxi’ ai profughi dal confine alle città limitrofe”.

Il momento più bello e quello più brutto di questa esperienza? “Il momento più bello è stato di certo quando con i nostri occhi abbiamo percepito la gratitudine della popolazione locale, che ci ha ringraziato di cuore… non gli capita spesso di vedere cittadini italiani così interessati alle loro problematiche. I momenti più brutti sono legati di certo al viaggio: il poco sonno e la scarsa qualità di cibo e servizi sono stati gli ostacoli più grandi”.

Secondo te, come andranno a finire le cose? C’è speranza per una fine del conflitto in breve tempo? “Non so come andrà a finire, di certo l’augurio da parte mia è che tutto possa concludersi il prima possibile attraverso una soluzione diplomatica e pacifica”.

In che modo anche noi dal Molise possiamo dare una mano? “Dare una mano è possibile, a distanza la cosa che vi possiamo chiedere è di partecipare alla nostra raccolta fondi per darci una mano a reperire risorse per poter partire, qui trovate il link della nostra raccolta“.

Quando torni a trovarci a Campobasso? Magari organizziamo un incontro pubblico per parlare della vostra esperienza e non solo…Spero di tornare in Molise il prima possibile. Il calore dei molisani è qualcosa di unico e sono molto legato a questa terra, ti verrò a trovare prestissimo caro Agostino, così organizziamo anche un evento per raccontare meglio la nostra storia”.

Redazione

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