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Baranello: prova pratica del Nordic Walking. “Toccasana per il cuore”, parola della cardiologa Loredana Messano

Il gruppo di Nordic Walking a Baranello
Il gruppo di Nordic Walking a Baranello

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Si è tenuta la seconda parte del convegno ‘Nordic Walking – benessere del corpo e prevenzione cardio metabolica’, svoltosi lo scorso 18 marzo presso la Biblioteca Comunale di Baranello. (https://www.cblive.it/50401-mens-sana-corpore-sano-salute-prevenzione-baranello ).

Questa volta, oltre la teoria, sono state messe in pratica le nozioni di cui si è parlato al convegno, con una camminata di gruppo che ha avuto come punto di partenza contrada Largo Zullo, a Baranello, per arrivare in contrada Cappella e concludere il percorso, di 6.872 metri, arrivando in paese.

Tutto questo nasce dalla volontà dell’associazione Voluptas e Nicola Aurisano, organizzatrice dell’evento insieme all’Amministrazione Comunale, di rendere la tecnica del Nordic Walking una buona norma quotidiana per migliorare lo stile di vita.

Proprio sulla salubrità dell’esercizio fisico si sono pronunciati sia il dottor Antimo Aiello, direttore di Diabetologia al ‘Cardarelli di Campobasso’ che la dottoressa Loredana Messano, cardiologa della Fondazione Giovanni Paolo II.

La dottoressa Messano, assessora alle Politiche sociali Comune di Baranello, è una grande sostenitrice della lotta alla sedentarietà, sottolineando l’importanza dell’esercizio fisico per poter ridurre di ben quattro volte il rischio mortalità legato alle malattie cardiovascolari. Così parla a CBlive:

La sedentarietà rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie croniche, malattie cardiovascolari e malattie metaboliche.

Rispetto a un soggetto che compie regolarmente attività fisica, infatti, un individuo sedentario ha un rischio di mortalità totale fino a 3 volte più alto, e di mortalità cardiovascolare fino a 4 volte più alto.

E’ importante, poi, sottolineare come l’effetto benefico dell’attività fisica sia evidente soprattutto nelle donne e proporzionale alla quantità di attività fisica svolta.

Se poi confrontiamo i danni causati dalla sedentarietà con quelli generati dal fumo, la mortalità globale annuale generata dallo stile di vita sedentario risulta più alta della mortalità globale causata dal fumo.

Pertanto la lotta contro la sedentarietà deve diventare una priorità”.

Ci fornisce un po’ di dati sui danni legati al non movimento fisico?

Anche in Italia la sedentarietà rappresenta il primo fattore di rischio per lo sviluppo di malattie croniche. Gli Italiani sono in Europa tra i più sedentari, con il 60% che dichiara di non fare mai sport o attività fisica.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per attività fisica si intende “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo”. In questa definizione rientrano quindi non solo le attività sportive ma anche semplici movimenti quotidiani come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici. Sono proprio queste le attività che innanzitutto vanno incrementate, eseguendone il più possibile”.

Così come detto in convegno dal dottor Aiello, fiancheggiato dalla dottoressa Messano, è fondamentale acquisire un corretto stile di vita per poter aumentare la prospettiva di vita.

Bisogna cioè partire dalla correzione dello stile di vita, ad esempio prendendo le scale invece dell’ascensore, parcheggiando l’auto lontano da casa, andando a fare la spesa a piedi; e limitando al minimo attività sedentarie come guardare la TV e usare il computer e i videogiochi.

Numerosi sono gli studi che hanno dimostrato l’effetto benefico dell’attività fisica sul cuore. Con la pratica di un’attività fisica regolare il cuore diventa più robusto e resistente alla fatica”.

 

Dottoressa, quali sono i benefici dati dal movimento fisico?

“L’esercizio fisico moderato e praticato costantemente (regolarmente) presenta numerosi effetti positivi a livello dell’apparato cardiovascolare, principalmente rappresentati da: riduzione frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, aumento dell’irrorazione miocardica, miglioramento della performance cardiaca con aumento del trasporto di ossigeno a tutti i tessuti, spiega la dottoressa che sottolinea l’importanza dello sport e del movimento per il cuore: “Ciò si traduce in una riduzione del 30-50%  del rischio relativo di malattie coronariche rispetto alla popolazione sedentaria, a parità di altri fattori di rischio.

E’ importante sottolineare come, per un paziente affetto da cardiopatia ischemica, un programma di allenamento regolare e sistematico (intensità, durata e frequenza) sia importante almeno quanto la regolare assunzione di una terapia farmacologica.

Per trovare il ritmo giusto da seguire qualsiasi sia l’attività che si pratichi, occorre tenere sotto controllo la frequenza cardiaca, vale a dire il numero di battiti del cuore in 1 minuto (bpm). La massima frequenza cardiaca è la velocità massima che il cuore può raggiungere (100%), calcolata semplicemente sottraendo a 220 la propria età. Ad esempio, un individuo di 60 anni avrà una frequenza cardiaca massima pari a 160 bpm (220-60). Con la pratica di un’attività fisica occorre stare al di sotto del 75% della massima frequenza cardiaca perché andare oltre potrebbe essere troppo faticoso soprattutto se la forma fisica non è eccellente”.

 

Come può far bene questa nuova pratica del Nordic Walking al nostro cuore?

“Prima di dedicarsi a qualsiasi attività fisica è consigliato, comunque, effettuare un controllo medico cardiologico, soprattutto nel soggetto di età adulta o avanzata.

Tra gli sport che più presentano benefici effetti sul sistema cardiovascolare, si sta diffondendo nel corso degli ultimi anni, il NORDIC WALKING, ossia la camminata con i bastoncini.

Secondo uno studio svolto dal Centro di ricerca in Bioingegneria e Scienze Motorie di Rovereto su persone in sovrappeso, a parità di sforzo rispetto alla semplice camminata, alla seduta in palestra o alla pedalata in bicicletta, con il Nordic Walking si ottengono risultati migliori i termini di salute e di dimagrimento”.

Un successo replicato anche nella prova pratica dove, pronti per la camminata con i bastoncini, sono state registrate un centinaio di presenze.

Redazione

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