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Le Sentinelle contro il patrocinio del Comune al Molise Pride: “Pronti all’esposto alla Corte dei Conti”. Campobasso come le altre undici città italiane?

Continua a far discutere il patrocinio del Comune di Campobasso al Molise Pride in programma il prossimo 28 luglio.

Questa volta sono le Sentinelle in piedi, ovvero il gruppo a difesa della famiglia tradizionale e da sempre schierato contro la legge Scalfarotto, a ipotizzare un esposto alla Corte dei Conti.

Quello di Campobasso non sarebbe certo il primo caso: nel Belpaese sono già 11 quelli presentati per verificare se sia legittimo patrocinare e finanziare con fondi pubblici manifestazioni come i “Gay Pride” che promuovono apertamente l’utero in affitto”.

Bisogna, però, precisare come il caso Molise sia differente da quelli citati dalle Sentinelle: il patrocinio del Comune per il prossimo 28 luglio sarà, infatti, totalmente gratuito. Tuttavia, il gruppo a sostegno della famiglia tradizionale non disdegna comunque di contemplare una simile ipotesi, che ha coinvolto città come Roma, Firenze, Napoli, Catania, Cagliari, Torino, Milano, Trento e Bolzano.

Le Sentinelle si dicono poi anche a sostegno degli altri cinque esposti presentati alle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Milano, Torino, Firenze, Bologna e Pesaro circa le iscrizioni anagrafiche di figli nati da due madri e due padri, compiute e politicamente rivendicate da alcuni sindaci.

“Con questi esposti – fanno sapere – si contesta ai sindaci l’abuso del potere istituzionale amministrativo non discrezionale a fini politico-ideologici, contro la legge vigente, come scorciatoia per il pieno sdoganamento culturale, prima che giuridico, delle pratiche di filiazione oggi precluse: procreazione medicalmente assistita anche per coppie di donne e maternità surrogata per coppie di uomini”.

 

Redazione

CBlive

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