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Liscia o frizzante? A Campobasso la migliore acqua è quella del rubinetto

Sono oltre 10 miliardi le bottiglie di plastica di acqua che si consumano ogni anno solo in Italia, per un totale di circa 300 mila tonnellate di rifiuti. Uno spreco incredibile che non trova alcuna giustificazione alla luce dell’ottima qualità media delle acque pubbliche delle città italiane.

Qualità che diventa eccellenza a Campobasso, dove dai rubinetti sgorga un’acqua pubblica buonissima, classificata ‘oligominerale’ o ‘leggermente mineralizzata’, a basso contenuto di sodio e con parametri chimico-fisici comparabili, ma spesso superiori, a quelli delle più comuni acque imbottigliate.

Nell’ambito delle attività legate alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, il Comune di Campobasso e la SEA rilanciano nuovamente la campagna di valorizzazione dell’acqua “del sindaco”, confermandone la qualità, certificata dai risultati dei costanti monitoraggi, ed invitando la cittadinanza ad un maggiore utilizzo al posto di quella imbottigliata; una scelta di consumo che comporta molteplici vantaggi sia economici (l’uso dell’acqua imbottigliate comporta una spesa media annua di circa 150/200 euro a fronte di un costo/litro dell’acqua della rete pubblica praticamente zero, con un risparmio del 6000%.) che ambientali: l’acqua di rubinetto è un’acqua sostenibile a km. 0, che non produce né emissioni né rifiuti né spreco di materie prime ed energia necessaria per la produzione delle bottiglie usa e getta.

A chi predilige comunque l’acqua frizzante é opportuno ricordare che è sempre possibile fruire delle “case dell’acqua” presenti in città, dove viene erogata un’ottima acqua, costantemente controllata, microfiltrata e frizzante a prezzi molto vantaggiosi rispetto a quelle commerciali, con la possibilità di adoperare bottiglie riutilizzabili senza, quindi, produrre inutili rifiuti.

 

Redazione

CBlive

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