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Amministrative, centrodestra nell’impasse (Lega assente) e centrosinistra alla prova dei franchi tiratori. Il lunedì nero della politica campobassana

La notizia del tavolo del centrodestra è soltanto l’ammutinamento della Lega. Il partito che in regione fa riferimento all’assessore al Lavoro, Luigi Mazzuto, presente con il consigliere comunale Alberto Tramontano negli ultimi due incontri, ha disertato l’incontro per la scelta del sindaco di Campobasso.

All’Hotel Rinascimento, infatti, il consigliere politico del governatore Toma, Giuseppe Santone, aveva dato appuntamento ai partiti rappresentati alla Regione Molise con un’apertura anche alle liste civiche. Oltre a Forza Italia, Orgoglio Molise, UdC e Popolari per l’Italia, erano presenti anche Vincenzo Mucci di ‘Campobasso al centro’, Angelo Santoro per ‘Campobasso del Futuro’, Lorenzo Cancellario di ‘Democrazia Popolare’, Filomena Calenda e Aida Romagnuolo di ‘Prima il Molise’, Nicola Gesualdo di ‘È ora’ ed Erica Palmisciano del ‘Popolo della Famiglia’.

Il summit si è chiuso con un nulla di fatto. Con la Lega assente, sembrerebbe per la presenza al tavolo delle due fuoriuscite dal partito di Salvini, le liste civiche avrebbero proposto le Primarie, ipotesi bocciata da Forza Italia e Orgoglio Molise. Quest’ultima lista, che ha visto assenti Cotugno e Cefaratti, presenti, rispettivamente, al primo e al secondo tavolo.

“La coalizione si arricchisce di nuove idee e risorse, la prossima riunione è in programma già in settimana (tra mercoledì e giovedì, ndr) per approfondire il confronto sui nomi dei candidati sindaco”, si legge in una nota stampa diramata dopo l’incontro.

Nessun nome e nessun curriculum sono arrivati sul tavolo. Le primarie sono state bocciate, mentre il tempo scorre inesorabile. Il centrodestra, a un mese dalle elezioni, vive ancora una situazione di impasse tra chi vuole un candidato sindaco per vincere a colpo sicuro e chi vorrebbe calare il nome dall’alto.

In riunione anche il centrosinistra, coalizione del sindaco uscente Antonio Battista. Stessa situazione di limbo per il primo cittadino, al quale ancora il Partito Democratico non dà il via libera per provare a conquistare il secondo mandato, impresa riuscita, nel recente passato, soltanto ad Augusto Massa, a cavallo degli anni ’90 e 2000. Rumors riferirebbero che, nonostante Battista abbia dalla sua lo statuto del PD per la ricandidatura e la volontà del neo-segretario Facciolla, più di qualche esponente, anche di quelli vicinissimi allo stesso primo cittadino, propenderebbero per l’ipotesi Primarie. Una soluzione, comunque, che Battista non teme, sicuro di ripetere l’exploit del 2014.

Redazione

CBlive

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