Tentato furto d’auto al Cep: dopo l’arresto emesso divieto di dimora nel capoluogo per i tre malviventi

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto dei tre uomini della provincia di Foggia fermati lo scorso 31 gennaio mentre tentavano di rubare un’auto in via Benedetto Croce. La decisione è arrivata nella mattinata di lunedì 3 febbraio, al termine dell’udienza di convalida.
Gli arrestati erano stati bloccati dalla Polizia di Stato poco dopo le 19, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato movimenti sospetti nei pressi di un’Alfa Romeo Stelvio parcheggiata in zona quartiere CEP. Sul posto erano intervenuti due equipaggi della Squadra Volante, che avevano sorpreso i tre mentre stavano cercando di forzare il veicolo dopo aver rimosso l’apparato radar.
Dopo essere stati fermati e condotti in Questura a Campobasso per gli accertamenti, è emerso che i tre uomini erano arrivati dalla provincia di Foggia con un’auto a noleggio.
Nel corso della perquisizione, le forze dell’ordine avevano rinvenuto strumenti da scasso, un sistema di diagnosi per autoveicoli, una chiave elettronica per l’apertura delle auto e una centralina per il controllo dell’apparato radar.
A seguito dell’arresto, i tre erano stati trasferiti presso il carcere di Campobasso in attesa dell’udienza di convalida. Il GIP, confermando la legittimità del fermo, ha applicato nei loro confronti la misura cautelare del divieto di ritorno nel capoluogo molisano. In particolare, per due degli arrestati, già gravati da precedenti, la misura di prevenzione avrà una durata di tre anni, mentre per il terzo soggetto il divieto sarà valido per due anni.
La decisione rientra nelle misure di prevenzione adottate dalle forze dell’ordine per contrastare i furti d’auto nella zona.
“L’operazione – fanno sapere dalla Questura – ha evidenziato l’efficacia della collaborazione tra i cittadini e le forze di polizia nel garantire la sicurezza urbana, permettendo un tempestivo intervento che ha portato all’arresto dei tre sospettati e alla loro immediata esclusione dal territorio campobassano”.