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Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, Gravina: “La memoria collettiva per guardare a tutele ancora necessarie”

Dal 2001, l’8 agosto, data della tragedia avvenuta nella miniera di carbone di Marcinelle, in Belgio nel 1956, è stata proclamata ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’.

Ogni anno, in questo giorno il pensiero è rivolto a tutti gli Italiani caduti sul lavoro all’estero e non.

Una ricorrenza che anche l’amministrazione comunale di Campobasso ha voluto sottolineare attraverso le dichiarazioni del primo cittadino Roberto Gravina.

“Dopo 63 anni, la tragedia di Marcinelle (8 agosto 1956) è ancora lì a scavare nella nostra memoria collettiva. In quella miniera del Belgio, tra le 262 vittime dell’incendio, causato da un corto circuito a seguito della rottura di un cavo, ci furono anche 136 italiani e tra questi 7 molisani.

Uomini partiti alla ricerca di un lavoro che furono costretti ad accettare senza tutele, senza sicurezze, senza possibilità di contrattazione.

Dal 2001 questa data, pur conservando intatta tutta la sua tragicità, è diventata un momento di riflessione e di confronto sulla condizione dei lavoratori italiani nel mondo in un’epoca storica che pur essendo lontana da quella del secondo dopoguerra vede il mercato del lavoro interessato da flussi migratori continui.

La dimensione locale e quella globale si intersecano molto più che in passato e come amministratori, ad ogni livello istituzionale, dobbiamo avere la giusta sensibilità per dialogare e concertare la definizione di condizioni ideali allo sviluppo di un mercato del lavoro che salvaguardi la persona prima di ogni altra cosa.

In questo, l’Unione Europa è chiamata a fare la sua parte, rispondendo con la definizione di politiche adeguate e condivise alla necessità di tutelare chi lavora lontano dal proprio paese d’origine. Un tipo di tutele che nell’epoca contemporanea hanno ancora una loro improrogabile necessità”.

 

Redazione

CBlive

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