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“In prima linea contro il Covid e senza tutele”, Tartaglione chiede l’assunzione dei vigili del fuoco discontinui

L'onorevole di FI interroga il ministro dell'Interno: "Oltre diecimila i precari, stanziare subito i fondi a favore di un comparto fondamentale in questa emergenza"

Adottare iniziative urgenti per garantire l’immediata operatività di oltre 10mila vigili del fuoco discontinui, stanziando – già nel prossimo decreto – fondi per la loro stabilizzazione e per il miglioramento delle condizioni lavorative ed economiche dell’intero Corpo.
A chiederlo è Annaelsa Tartaglione, parlamentare di Forza Italia, in  un’interrogazione depositata alla Camera dei duputati e indirizzata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
“Oltre 10mila operatori dei VVFF, – sottolinea l’esponente degli azzurri – personale altamente formato e qualificato, operano nell’incertezza più assoluta e senza tutele previdenziali, assicurative ed economiche, versando di fatto in una condizione di estrema precarietà. Esiste dal 2017 una graduatoria nazionale, ma le risorse stanziate per la loro stabilizzazione sono sempre risultate estremamente esigue e del tutto insufficienti”. 
“I pochi non precari – si legge nel testo – devono affrontare oggi l’emergenza da Covid-19 con turni massacranti (in molti casi di 24 ore consecutive), pur di garantire assistenza continua alla popolazione e operando quindi in condizioni di grave disagio e rischio. Purtroppo si registrano anche tra i vigili del fuoco diversi decessi da coronavirus, appartenendo ad una categoria che, al pari di medici e infermieri, affronta l’emergenza in prima linea”. 
“È necessario investire subito risorse – conclude Annaelsa Tartaglione – in un comparto che, in un periodo complicato come questo, lavora alacremente a tutela dei cittadini, del territorio e della salute pubblica”.

Redazione

CBlive

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