“Psicologia e Giornalismo”, l’ultimo libro del molisano Amedeo Caruso oggetto di un convegno a Roma

convegno psicologia ciminoPartecipato e di spessore il convegno su Psicologia e Giornalismo, tenutosi a Roma presso la Sala lettura del Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza.

Si sono confrontati su tematiche di forte impatto sociale, argomenti che si annidano in un cotesto denso di fattori emotivi, esponenti di spicco del mondo del giornalismo e della medicina scientifica, i quali hanno reso un incontro, una sorta di coinvolgente strumento di promozione per il centro studi Psiche Arte e società, per l’ultimo libro del giornalista psicoterapeuta Amedeo Caruso, appunto Psicologia e Giornalismo, e per il mondo editoriale, in continua evoluzione. E così il fattore emotivo del giornalista inviato è stato tracciato da importanti giornalisti che hanno, altresì, manifestato la difficoltà del comunicatore, nel dare, nel porgere la notizia dal punto di vista psicologico e sul come il giornalista sia psicologicamente “preso” dal contento che caratterizza il perimetro che avvolge la notizia, il fatto, la cronaca, un evento, una calamità.

A discuterne i giornalisti Mina Cappussi, Gianni Perrelli, Paolo Ojetti e Roberto Cantratrione.

Particolarmente densi di spunti di riflessione gli interventi di carattere socio culturale di Simonetta Putti, Luigi D’Elia e Maurizio Cassi, mentre grande attenzione è stata posta dal vice presidente della Commissione giuridica del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Vincenzo Cimino, sia sul contesto politico in cui versa l’Ordine, che sulla valenza del libro e del giornalista medico Amedeo Caruso, premiato dallo stesso consigliere.

Un dibattito sicuramente interessante, che vale la pena affrontare più spesso viste le tematiche e gli spunti che si sono rivelati fonti di questioni ataviche per la professione giornalistica e sull’evoluzione della tecnologia. Sul protagonista della giornata, Amedeo Caruso, vale la pena sottolineare come riesca, con padronanza ed eleganza, ad accomunare il giornalismo alla ricerca scientifica legata al cinema ed al teatro.

Una vita, quella di Caruso, dedicata ad alleviare le sofferenza altrui, in ogni contesto: una professionalità, quella del medico campobassano, che sfrutta il giornalismo e la ricerca scientifica, per migliorare una società distratta e cinica. Tutto questo non poteva passare inosservato ed è stato opportuno ed giusto che l’Ordine dei Giornalisti ne riconoscesse il valore e l’audacia con una targa premio.

Eugenio Crispo

Redazione

CBlive

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