Politica

Sanità, il governatore Roberti replica a Facciolla: “Nessun disastro, oggi paghiamo ancora l’assenza al tavolo che decise il Decreto Balduzzi. Stiamo lavorando per superarlo”

Vogliamo tranquillizzare il consigliere regionale del PD, Vittorino Facciolla, su come non si registri alcun disastro, oltre a quello perpetrato nel 2014, allorquando il Molise risultò assente all’importante seduta della Conferenza Stato-Regioni, assenza di cui ancora oggi i molisani ne pagano le conseguenze”. Così il Presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, in risposta alla nota del consigliere regionale del PD, Vittorino Facciolla.

“Ancora oggi, per il tavolo tecnico ministeriale, i nodi critici della sanità molisana, riferiti a rete dei Punti nascita e servizi di Emodinamica, non possono essere sciolti, stante le indicazioni assunte sulla base del decreto Balduzzi per una questione numerica con una fotografia, però, non più veritiera, basata sui dati del 2023, considerando che, anche grazie all’assunzione dei nuovi Primari e medici, i numeri stanno aumentando – prosegue RobertiA breve presenteremo una riorganizzazione dell’assetto sanitario, commisurato ai nuovi numeri e, soprattutto, alle esigenze del nostro territorio, contemplando e prevedendo anche una riduzione dei costi.
Intanto, proprio nella giornata odierna, il Presidente Roberti è stato impegnato a Roma, insieme al Senatore Claudio Lotito, per concordare col Ministero competente le azioni da intraprendere nel riassetto organizzativo, dopo aver letto il verbale del tavolo tecnico dello scorso 8 maggio che fa riferimento a dati del 2023 (periodo appena successivo all’emergenza Covid), da sottoporre al vaglio dello stesso tavolo, tale da contemplare sia riduzione dei costi sia la riorganizzazione del servizio sanitario.
Attualmente, per superare le criticità del Punto Nascite, abbiamo riorganizzato il reparto per superare le 500 nascite, che il Balduzzi pone come limite minimo per la sua funzionalità; mentre, per garantire il servizio di Emodinamica di Isernia, garantendone due su tutto il territorio regionale, occorre andare verso l’indispensabile integrazione ‘Cardarelli’ – ‘Responsible Research Hospital’ con la Cardiologia che dovrà essere integrata e svolta da quest’ultima struttura, per far sì che l’intera branca della Cardiologia venga svolta dal privato accreditato all’interno dello stesso plesso ospedaliero.
D’altronde, secondo i dati rilevati dal verbale dell’8 maggio, risulta come la struttura privata accreditata ‘Responsible Research Hospital’ disponga di un laboratorio di emodinamica che presenta i maggiori volumi. Nell’arco temporale preso in considerazione (2018-2023), solo il ‘Responsible Research Hospital’ risulta garantire un volume di prestazioni che rientra nei valori soglia attualmente previsti da DM n. 70/2015 (250 procedure/anno).
Nessun disastro, dunque, così come si vuole rappresentare, ma un lavoro di riorganizzazione per la salvaguardia di quei reparti, come il Punto Nascite dell’Ospedale ‘San Timoteo’ ed Emodinamica al ‘Veneziale’ di Isernia, che ogni tanto qualcuno ne millanta la chiusura.
È del tutto evidente che se si continua, con anni e anni di commissariamento, ad inseguire i desiderata del tavolo tecnico senza produrre la documentazione necessaria a far comprendere come riorganizzare il sistema sanitario regionale, dimostrando l’efficienza e l’ottimizzazione dei costi, va da sé che ogni tentativo risulterà essere al pari di quanto visto finora con l’aumento sconsiderato dei costi.
Ci auguriamo, inoltre, per il futuro, anziché gioire per i danni perpetrati, qualcuno collabori nel dare suggerimenti utili per avere un sistema sanitario atto a garantire ai molisani gli stessi diritti costituzionalmente tutelati al pari dei cittadini delle altre regioni”.

Redazione

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