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Dimensionamento scolastico, Campobasso perde il Pilla: M5S e PD contro il centrodestra e Palazzo D’Aimmo prende tempo grazie al Milleproroghe

Il piano di dimensionamento scolastico 2024/2025 in via di approvazione da parte della Regione Molise non trova d’accordo il Comune di Campobasso che, ieri con una mozione approvata a larga maggioranza, ha espresso la propria contrarietà alle decisioni messe nero su bianco dalla Giunta Regionale.

La discussione sul documento di programmazione è approdata nell’aula di Palazzo San Giorgio grazie ad una mozione urgente bipartisan, a firma di consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle e di minoranza (Partito Democratico e Sinistra Progressista per Campobasso). Fuori dall’aula i consiglieri del centrodestra per i quali si tratta di un atto giunto in Aula ormai fuori tempo e con l’unico intento di compiere uno scaricabarile poco utile.

A finire sotto accusa da parte dell’assise cittadina del capoluogo sono le delibere di Giunta Regionale n. 398 e 402 del 2023, con le quali l’ente di Via Genova approva il piano di dimensionamento scolastico 2024/25, prevedendo la soppressione dell’autonomia scolastica dell’Istituto ‘Pilla’ di Campobasso, con accorpamento all’Istituto Tecnico ‘Marconi’ dell’indirizzo ‘Costruzioni, ambiente e territorio’ e ‘Grafica e comunicazione’ e l’istituzione di un polo tecnico, l’accorpamento all’Istituto tecnico – professionale ‘Pertini – Montini – Cuoco’ dell’indirizzo ‘Tecnico – economico’ e ‘Agrario Ipsars’ e l’istituzione di un polo tecnico – professionale, l’accorpamento del liceo linguistico dell’Istituto ‘Pertini – Montini – Cuoco’ con il liceo linguistico ‘Galanti’ di Campobasso.

Diversi gli interventi in Aula, tutti concordi nel ribadire alla Regione Molise la necessità di operare, in sede di redazione dei piani di dimensionamento scolastico, a tutela degli studenti e di una ottimale fruizione del diritto allo studio, lavorando a stretto contatto con tutti i soggetti coinvolti. Particolarmente incisive le parole dell’assessore alle Politiche Sociali, Luca Praitano che ha puntato il dito contro la lentezza dell’iter procedurale: “La responsabilità di questo stato di cose è in primo luogo della Regione Molise, che ha operato in netto ritardo, costringendo, a cascata, tutti gli Enti chiamati a concertare, a trovare soluzioni dell’ultimo minuto, senza una puntuale verifica dei dati sul territorio. Tutto ciò non ha contribuito – continua Praitano – a lavorare con serenità; nelle occasioni di confronto avute, ci siamo battuti con determinazione per non pregiudicare l’efficienza del sistema scolastico locale, cercando di far prevalere il buon senso sulla logica localistica che spesso si cerca di imporre; mai avremmo voluto perdere la presidenza del “Pilla”, per ragioni che si sarebbero potuto valutare di più e meglio – precisa l’assessore – e ci difenderemo con vigore contro ogni altro tipo di intervento del genere sul nostro territorio. Purtroppo – la conclusione amara di Praitano – in casi come questo, una certa visione politica non mette al centro del dibattito lo studente, il corretto funzionamento del sistema scolastico e dell’erogazione puntuale del diritto allo studio come cardini imprescindibili della società, ma si dà prevalenza a logiche di consenso spicciole che poco o nulla hanno a che vedere con le reali esigenze del mondo della scuola. Certo, siamo ben consapevoli che quando si è obbligati a tagliare in base a provvedimenti inutili a generare un reale risparmio, ma dannosi perché forieri di un abbassamento della qualità del servizio scolastico, ci si deve comunque mettere in discussione. Tuttavia, ci sono delle macroscopiche anomalie nella nostra regione che prioritariamente si dovrebbero correggere prima di intervenire su Istituzioni che funzionano”.

Al termine del dibattito la mozione è stata posta ai voti ed approvata all’unanimità dei presenti (19 voti favorevoli e zero contrari); con essa il Consiglio Comunale “sostiene motivatamente la contrarietà alle decisioni assunte dalla Giunta Regionale”, ribadendo, invece “l’assoluta necessità di salvaguardare l’attuale assetto scolastico degli istituti cittadini” e si dà mandato al vice sindaco reggente, Paola Felice, e al presidente del Consiglio Comunale, Antonio Guglielmi, di inoltrare la mozione al Consiglio Regionale del Molise.

Intanto, sempre ieri pomeriggio, il voto sul piano di dimensionamento scolastico per il 2024-2025 approvato dall’esecutivo Roberti che doveva essere approvato anche in Consiglio regionale è stato rinviato: se ne riparlerà il 4 gennaio. Il tutto per via di un rinvio inserito nel decreto cosiddetto Milleproroghe, con cui si prevede che le Regioni possano incrementare il numero di autonomie scolastiche e che le relative operazioni potranno essere presentate entro il 1° marzo 2024.

Redazione

CBlive

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