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La Memoria della Shoah, Roberti: “Un impegno per il futuro”

Il 27 gennaio rappresenta una data fondamentale per la memoria collettiva, un’occasione in cui si ricordano le vittime della Shoah, una delle pagine più tragiche e oscure della storia dell’umanità. Uomini, donne e bambini furono perseguitati, deportati e sterminati a causa della loro identità, delle loro origini e delle loro convinzioni. “Questo giorno ci invita a riflettere non solo sulla sofferenza di quelle persone, ma anche sull’importanza di mantenere viva la memoria di quanto accaduto, affinché simili atrocità non possano mai più verificarsi.”

La Shoah è una ferita profonda che spinge l’umanità a interrogarsi su se stessa, sul proprio cammino e sul tipo di società che desidera costruire. “Ogni anno, attraverso il ricordo, si rinnova l’impegno a difendere i valori della dignità umana, del rispetto e dei diritti fondamentali, affinché questi principi diventino universali e inalienabili.”

Ricordare non è solo un dovere verso chi ha perso la vita, ma un atto di responsabilità civile e morale. “La memoria è il fondamento su cui si costruisce una società più giusta, capace di educare le nuove generazioni a rifiutare ogni forma di odio, pregiudizio e intolleranza.” Solo attraverso l’insegnamento del valore della tolleranza, del rispetto reciproco e della solidarietà si potrà evitare che la storia si ripeta.

Il 27 gennaio non deve essere solo un giorno di commemorazione, ma un momento di riflessione che ci invita ad agire concretamente. “È necessario chiedersi cosa si sta facendo per combattere ogni forma di discriminazione, odio e violenza, e come le azioni quotidiane possano contribuire a costruire un futuro di pace e rispetto per tutti.” Ogni scelta, ogni parola, ogni gesto conta.

Il vero impegno, dunque, sta nel trasformare il ricordo in azioni concrete che si riflettano nei nostri discorsi, nelle scuole e nella nostra vita quotidiana. “Solo così si può garantire che una tragedia simile non accada mai più.”

Francesco Roberti, Presidente della Giunta Regionale del Molise, sottolinea l’importanza di educare alla memoria come strumento di cambiamento e crescita per la società. “La memoria è, infatti, la chiave per preservare un futuro di giustizia, umanità e diritti universali.”

Redazione

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