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Punto nascite, a Termoli si continua a partorire almeno fino ad aprile 2020. La decisione del Consiglio di Stato

Soddisfazione bipartisa, ma il M5S incalza Toma

All’ospedale San Timoteo di Termoli si potrà continuare a partorire. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso dei ministeri della Salute, Economia, Finanze e dell’Asrem contro la decisione del Tar Molise di sospendere il provvedimento di chiusura.

La decisione è arrivata questa mattina, venerdì 27 settembre, dopo la discussione di ieri.

A difendere il punto nascite della città adriatica ben dieci Comuni del Basso Molise e diverse mamme.

Con la decisione del massimo organo di consulenza giuridico-amministrativa a Termoli si potrà continuare a partorire almeno fino al prossimo 8 aprile, data in cui ci sarà l’udienza di merito al Tar Molise.

Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Vincenzo Iacovino che ha commentato: “Il Consiglio di Stato nel respingere l’appello promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha superato ogni eccezione preliminare censurando anche l’eccepita valenza vincolante delle linee guida per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascite . Un principio importante che mina alla radice la posizione del commissario che oggi deve procedere a ridare piena funzionalità al punto nascite di Termoli senza riserva alcuna.

Iacovino ha poi ringraziato le “amministrazioni comunali che hanno avuto il coraggio di promuovere azione giudiziaria senza abbassare la testa”. Un grazie anche per i colleghi del collegio difensivo: Vincenzo Fiorini, Silvio Di Lalla e Massimo Romano, così come per Laura Venittelli e Giammaria che  hanno spiegato intervento nella causa principale.

Stesso pensiero anche per i comitati spontanei che hanno fatto sentire la loro vicinanza. “Si deve prendere atto – ha detto ancora Iacovino – che ancora volta la magistratura è stata determinare per evitare scelte amministrative e politiche sbagliate. Adesso tocca a loro dimostrare che hanno a cuore il Molise e i molisani invitando tutti a vigilare”.

Soddisfazione bipartisan anche da parte degli esponenti politici di diversi schieramenti della ventesima regione che hanno commentato la decisione presa dal Consiglio di Stato.

Sono particolarmente contenta – ha dichiarato la parlamentare molisana di LeU, Giuseppina Occhioneroinnanzitutto per tutte quelle mamme con le quali abbiamo condiviso questa importantissima battaglia. E poi – ha aggiunto – per una questione di diritto sulla quale, peraltro, i dubbi erano pochi. Il diritto alla salute non può essere ridotto ad un semplice fattore numerico e il fatto che la sentenza del Consiglio di Stato lo abbia evidenziato ci fa guardare alla sentenza di merito fissata dal Tar Molise al prossimo aprile con rinnovato ottimismo. Nel frattempo continueremo la nostra interlocuzione con il ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché anche per i molisani il diritto alla salute e alla sanità pubblica di qualità venga riconosciuto alla pari degli altri cittadini italiani”.

“Finalmente una bella notizia quella sul punto nascita di Termoli che continuerà a restare aperto, che premia chi si ribella, chi sogna e ci mette la faccia, che premia chi crede che solo lottando si può sconfiggere la mala politica e, soprattutto, chi gestisce la cosa pubblica come se fosse una sua proprietà privata.  Il popolo del Basso Molise ha vinto contro i poteri forti”. E’ quanto dichiarato dalla consigliera regionale Aida Romagnuolo leader di ‘Prima il Molise’.

“Aspettavamo questa decisione ed eravamo sicuri della causa che abbiamo portato avanti in questi mesi. Il Punto Nascite del San Timoteo non si tocca, mai consentiremo a strane logiche di non tenere conto dei diritti dei cittadini. Voglio ringraziare tutti gli avvocati, i comitati e i cittadini che ci hanno sostenuto e i sindaci del basso Molise che con noi stanno affrontando questa problematica“, sono statele parole del sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti.

Soddisfatto anche il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Valerio Fontana che ci tiene a sottolineare come a disertare la difesa del Basso Molise sia stata proprio la Regione. “A difendere il Punto nascita di Termoli al Consiglio di Stato, ieri, – dice, infatti, l’esponente dell’aula di via IV Novembre – la Regione Molise non c’era. Purtroppo la politica va da una parte e i cittadini dall’altra. Questa è la triste realtà. E vorrei precisare che l’amministrazione guidata da Francesco Roberti, sindaco di Termoli di Forza Italia, è stata la prima a costituirsi al Consiglio di Stato. Mentre la Regione in capo a Donato Toma, sempre di Forza Italia, non si è proprio presentata. Misteri del centrodestra molisano.”

Redazione

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