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#Cambuhashtag: come sarebbero le pubblicità se raccontassero il Molise. Fantasia e creatività per il volume che strappa un sorriso a chi lo sfoglia

Mirko Addesa presenta il suo volumetto. Unico obiettivo: strappare un sorriso a chi lo guarda

Immagini e slang per una rivisitazione di famose pubblicità tutta rigorosamente in chiave campobassana. È questo il senso del volumetto a distribuzione gratuita a firma del pubblicitario con la passione per la scrittura, Mirko Addesa, presentato ieri pomeriggio, venerdì 15 giugno, nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio. A collaborare all’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle Attività Produttive e da una serie di sponsor, Giuseppe Gallo.

Mirko Addesa

“Alcune sono immediate, su altre magari bisogna ragionarci un po’, ma tutte hanno una vena ironica e alle volte sarcastica”, ha detto Addesa che, ancora una volta ha provocato sonore risate dei presenti con aneddoti e battute a cui lo stesso, ha abituato il pubblico che lo segue sui social.

Capita così che Vinchiaturo diventi ‘Vincriaturo’ o che, con il cambio di una consonante, il ‘nuoto’ sincronizzato si tramuti presto in un ‘ruoto’ alzato come trofeo dalle sportive. Fantasia e creatività per un volumetto che racconta di una campobassanità capace di reclamare lo spazio necessario per inserirsi, quasi con irriverenza, in un linguaggio pubblicitario che più che dirsi convincente vuole far sorridere.

Nei racconti di un pubblicitario che sa far ridere il pubblico, non lasciandosi sfuggire più di qualche vocabolo sconcio, trovano poi spazio scene di vita quotidiana in una realtà di provincia. Dalla signora che in centro tiene l’ultimo parcheggio rimasto al marito che, intanto, si è appena avviato dal quartiere San Giovanni, fino alla ragazza nei pressi della rotonda del Famila che non coglie il complimento su quel profumo, il cui nome è così simile al nome di quel quartiere pronunciato in dialetto.

Una comicità quella di Mirko che nasce, insomma, dalla vita di tutti i giorni e racchiude con sé una semplicità disarmante, di cui il Molise e i suoi abitanti sanno essere spesso interpreti esemplari.

Redazione

CBlive

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