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Piazza Pepe: cittadini indisciplinati e il Comitato isole pedonali chiede la videosorveglianza. Il Codacons intanto scende in campo contro l’inquinamento acustico di via Ferrari

Piazza Pepe
Piazza Pepe a Campobasso

Il Comitato isole pedonali di Campobasso torna nuovamente a schierarsi a difesa di Piazza Pepe e dopo la lunga battaglia promossa contro la passata amministrazione Di Bartolomeo, non risparmia nemmeno l’attuale governo cittadino targato Battista colpevole, secondo il comitato, di non fare abbastanza per il rispetto dell’ordinanza che ha delimitato al traffico la Piazza. La denuncia parte dal fatto che spesso per molti cittadini sia diventato un vero e proprio gioco da ragazzi spostare le transenne per accedere liberamente e senza alcun controllo nell’area del centro”.

“Non sono stati sufficienti anni di battaglie contro la decisione dell’apertura al traffico adottata dalla Giunta Di Bartolomeo, e nemmeno una mozione approvata all’unanimità dall’attuale Consiglio Comunale”, dicono in una nota i sostenitori delle isole pedonali, manifestando tutto il disappunto verso quello che viene definito “l’immobilismo dell’amministrazione” di Palazzo San Giorgio.

Al Comitato non bastano nemmeno più le risposte date dalla maggioranza di centrosinistra e chiede con forza al primo cittadino “l’attivazione immediata della videosorveglianza della Piazza, per scongiurare atti vandalici e violazioni al Codice della Strada”.

I sostenitori delle isole pedonali chiedono, inoltre, una serie di altre garanzie per il centro storico, come ad esempio Fondaco della Farina dove “la piazzetta è stata chiusa, ma in tutto il borgo l’accesso e la sosta è consentito”.

Intanto, su una questione in qualche modo connessa all’apertura di Piazza Pepe si esprime anche il Codacons chiedendo all’Arpa di effettuare i rilievi dell’inquinamento acustico tra le 23 e le 2 nei giorni del venerdì e del sabato a via Ferrari. Richiesta che vale anche per il borgo antico di Termoli.

I difensori dei consumatori, rappresentati dagli avvocati Pino Ruta e Massimo Romano, non fanno mistero di come l’associazione abbia ricevuto numerose segnalazioni relative “all’insopportabile frastuono e musiche di altissimo volume che molti locali o anche iniziativa all’aperto (spesso anche autorizzate) dei centri abitati producono nelle ore notturne”. Una situazione estenuante denunciano i legali, che andrebbe a ledere “il sonno e la tranquillità psico-fisica dei residenti della zona”.

Lo stesso Codacons ha chiesto all’Arpa di poter conoscere presto i risultati di tali indagini sull’inquinamento acustico per poter far valere nelle apposite sedi i diritti dei cittadini e per far sì che “le competenti amministrazioni comunali possano provvedere con la massima urgenza alla regolarizzazione o alla sospensione delle attività che arrecano danni alle persone”.

fab.abb

 

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