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Tra paura e speranza: le insegne accese nel silenzio della città. A Campobasso e in tutto il Molise il flash mob dei ristoratori per chiedere aiuti concreti

Saracinesche alzate e luci che si accendono nel silenzio di una città deserta.

In tanti a Campobasso, ma in tutto il Molise, ieri sera hanno aderito alla mobilitazione nazionale per far fronte alle tante necessità di chi opera nel campo della ristorazione.

Un appello al Governo e la richiesta al sindaco di farsi portavoce delle esigenze di tanti baristi e ristoratori messi a dura prova dall’emergenza covid.

Proprio questa mattina a Campobasso una delegazione degli 82 operatori che hanno aderito alla mobilitazione incontreranno il sindaco Gravina per la riconsegna simbolica delle chiavi dei loro locali.

Il primo cittadino li accoglierà, ma sull’intervento del Comune ha già messo in chiaro il poco spazio di manovra concesso, pur restando aperto al dialogo e al sostegno delle iniziative messe in campo dal Governo giallorosso.

“È sicuramente comprensibile lo stato d’animo e la preoccupazione dei commercianti e dei ristoratori che i primi cittadini in ogni angolo d’Italia non avranno alcuna difficoltà ad ascoltare, non vedo – specifica Gravina – una contrapposizione in questo rapporto che, invece, deve servire a creare una forma di dialogo concreto e realistico. Noi come Comune di Campobasso, ascolteremo a breve sotto Palazzo San Giorgio, una rappresentanza per forza di cose limitata dei ristoratori locali, per ribadire loro la nostra attenzione e mettendo sempre in chiaro quali sono le possibilità concrete d’intervento che il nostro Comune, come tanti altri, allo stato attuale ha.

“Senza promettere la luna – prosegue – di sicuro interverremo, ma è bene che tutti siamo coscienti che i Comuni in generale e non solo il nostro, avranno molto meno gettito e nonostante questo dovranno pur sempre garantire, come è naturale che sia, l’illuminazione pubblica, il trasporto pubblico, i servizi minimi essenziali, la raccolta e la gestione dei rifiuti, il sistema idrico”.        

“Insomma, – dice Gravina – i margini di manovra vanno evidenziati senza gettare benzina sul fuoco e discutendone insieme alle varie componenti istituzionali ed economiche. Del resto la Regione Molise ha già anticipato comunicativamente che verranno stanziati una serie di contributi che potranno tornare utili a sostenere questo ed altri settori”.

In tutto il Molise, così come nel resto d’Italia oggi i sindaci riceveranno i ristoratori.

Accadrà anche nel vicino paese di Vinchiaturo dove il primo cittadino, Luigi Valente, ieri sera su Facebook, si è fatto portavoce della speranza che si possa riprendere a breve.

“Ci auguriamo tutti che presto, seppure in totale sicurezza, si possa ripartire alla grande e che si possa trovare il modo di aiutare tutti i nostri esercizi commerciali ed artigianali. Se ripartono loro, riparte il paese e se ripartono i nostri paesi, riparte il Paese Italia”.

Speranze condivisibili a cui bisognerà trovare ora aiuti e sostegni concreti per far sì che quelle luci accese ieri sera non siano destinate a spegnersi.

Carola Pulvirenti

Redazione

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