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Verso il 25 aprile / ‘Percorsi della Memoria’, la Resistenza, il ruolo delle donne e la lotta per la democrazia in Molise

Gli assessori de Capoa e Maio con la professoressa Tassinari, Poleggi e Nocera
Gli assessori de Capoa e Maio con la professoressa Tassinari, Poleggi e Nocera

‘Percorsi della Memoria, i luoghi della città di Campobasso in ricordo della lotta di Liberazione’ è stato il dibattitoorganizzato dall’assessorato comunale alla Cultura e dalla sezione molisana dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che ha avuto come scenario la Sala consiliare di Palazzo San Giorgio e protagonisti d’eccezione gli studenti della quinta ‘A’ del Liceo Scientifico ‘Alberto Romita’ con la professoressa Simonetta Tassinari.

A fare gli onori di casa gli assessori Emma de Capoa e Pietro Maio. Preziosi i contributi portati da Loreto Tizzani dell’Anpi, Filippo Poleggi della Lega per le Autonomie e da Fabrizio Nocera, ricercatore Unimol.

“Eventi come questi – il saluto dell’assessore Emma de Capoa sono di grande interesse e devono coinvolgere, soprattutto, le giovani generazioni. La Resistenza è stata una delle più belle e gloriose pagine della nostra storia. I partigiani, il 25 aprile 1945, hanno fatto il proprio ingresso in tante città italiane, avviando quel processo di libertà e di democratizzazione, culminato con la promulgazione e l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana”.

“La democrazia e la libertà – ha proseguito l’assessore de Capoasono valori che vanno difesi quotidianamente. Non sono eterni e l’attenzione deve essere alta. E può essere tale solo guardando al passato, col ricordo di come questi valori sono stati conquistati: sacrificando le proprie vite”.

Alcuni studenti della 5^ A del Liceo Scientifico 'Alberto Romita' protagonisti del dibattito
Alcuni studenti della 5^ A del Liceo Scientifico ‘Alberto Romita’ protagonisti del dibattito

“In vista del 25 aprile – il pensiero dell’assessore Emma de Capoami piace ricordare il ruolo delle donne nella Resistenza, troppo spesso e per tanti decenni sottovalutato. Senza la partecipazione delle donne, con molta probabilità, la Resistenza non avrebbe avuto gli effetti, positivi, che tutti noi conosciamo. I partigiani avrebbero avuto una vita difficile. Le donne, oltre a prendersi cura delle famiglie e sostituendo gli uomini nelle fabbriche, vista la loro assenza, durante la Resistenza, organizzarono le staffette, per trasmettere messaggi, per i viveri, i medicinali, le armi. Tutto questo a costo della propria vita. Un ruolo di prim’ordine, che noi proviamo a valorizzare, più di quanto fatto nel passato”.

“La Resistenza – ha concluso Emma de Capoafu un momento di riscatto civile e morale delle donne, che da allora iniziarono a partecipare alla vita politica e sociale del Paese, contribuendo alle battaglie per i diritti civili”.

“La Resistenza – ha affermato l’assessore Pietro Maio – ha dato il via al processo che ha portato alla Costituzione, scritta col sangue dai partigiani. E anche il Molise ha dato il suo contributo. Alla ricorrenza di questi eventi, pilastro della storia italiana, occorre rivolgersi a scuole e istituzioni, perché, col passare del tempo, vengono sempre meno le testimonianze dirette e, dunque, occorre mantenere sempre vivo il ricordo di quello che ci è stato trasmesso e tramandato. In questo caso, la lotta di tanti giovani partigiani, che, a costo della propria vita, hanno lottato per garantire l’avvento della democrazia e i decenni di pace che ha vissuto l’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale e la dittatura fascista”.

La professoressa Simonetta Tassinari, insieme ai suoi studenti della 5^ A del Liceo Scientifico ‘Alberto Romita’, ha ricordato la lotta della Resistenza del padre Arnaldo, originario dell’Emilia Romagna ed ex dirigente dell’Enel in Molise, che a 15 anni scappò di casa, per arruolarsi in una banda partigiana.

“La Resistenza – ha affermato la docenteè un qualcosa di familiare per me, perché ne ho sentito parlare a casa da mio padre. Tanti gli aneddoti e le storie, che spesso ascoltavamo a casa”.

Gli alunni della 5^ A del Liceo Scientifico, invece, hanno presentato il proprio lavoro durato l’intero anno scolastico sull’aspetto della Resistenza e dei campi di concentramento in Molise.

“I ragazzi – ha spiegato la professoressa campobassanahanno approfondito la pagina di storia molisana della Seconda Guerra Mondiale e un gruppo ha focalizzato l’attenzione sui campi di internamento e sulla Resistenza. Sono felice che i protagonisti siano stati gli studenti, che hanno realizzato davvero un gran lavoro di ricerca e studio. Non ci sono luoghi senza storie e, nel nostro piccolo, proviamo a dimostrarlo e a raccontarlo”.

Intanto, domani, giovedì 20 aprile 2017, a partire dalle ore 9,30 (partenza in Piazza Municipio), è in programma la manifestazione ‘Pulmino della Memoria’, un percorso con uno scuolabus per le strade di Campobasso intitolate a persone che hanno contribuito a far nascere lo Stato repubblicano e democratico.

‘Ciceroni’ per gli studenti della scuola ‘Colozza’ e i loro insegnanti, che saliranno sullo scuolabus, gli iscritti all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI).

Redazione

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