
Tornano Fraracci e Marcheggiani, entrano Bucci (PD) e Panichella (M5S): sono queste le decisioni della sindaca di Campobasso, Maria Luisa Forte, per la composizione del nuovo esecutivo di Palazzo San Giorgio che oltre alle new entry e alle riconferme annovera Bibiana Chierchia e Giose Trivisonno del Partito Democratico, Simone Cretella del Movimento 5 Stelle e Mimmo Maio (Alleanza Verdi e Sinistra e PSI). Tra qualche giorno la ridistribuzione delle deleghe e la scelta del nuovo vice sindaco.
Una scelta che – almeno secondo chi tiene per davvero le fila politiche della città – dovrebbe servire a garantire la tenuta dei numeri in Aula. Un obiettivo che, tuttavia, al momento appare tutt’altro che scontato.
Nel frattempo, a partire dal prossimo Consiglio comunale, faranno il loro ingresso Walter Andreola per il Movimento 5 Stelle e Nicola Messere del Partito Democratico. Entrambi primi dei non eletti che andranno ora a prendere il posto lasciato libero dai neo nominati assessori.
Dopo il terremoto politico di due settimane fa, scatenato dalle dimissioni di assessori e consiglieri civici, la sindaca Forte prova ad andare avanti, nonostante giornate interlocutorie che non sono riuscite a ricomporre completamente il puzzle politico per una maggioranza solida. Tuttavia, il ritorno di Fraracci e Marcheggiani potrebbe indurre alcuni civici a rientrare, e non è escluso che qualche sostegno possa arrivare anche da esponenti del centrodestra. Proprio ieri, ad esempio, la Lega ha garantito il numero legale in Aula per permettere la ricostituzione delle Commissioni.
“Vogliamo continuare a lavorare per il bene della città”, ha dichiarato la sindaca Forte durante la presentazione della nuova Giunta.
“Una Giunta costruita sulle competenze e non sugli accordi politici”, ha invece affermato il capogruppo del PD, Stefano Ramundo, con un tono che appare piuttosto ambizioso rispetto all’attuale clima politico e alla percezione degli elettori.
Resta però l’incognita su quanto a lungo sarà possibile continuare ad amministrare. I numeri in Aula restano instabili e il prossimo 16 luglio il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato dall’ex candidato sindaco del centrodestra, Aldo De Benedittis, che ha chiesto l’annullamento delle elezioni.