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Palazzo San Giorgio pronto per le opportunità economiche europee e regionali: Gravina traccia le priorità del suo mandato. Le minoranze si astengono dal voto sulle Linee programmatiche

Si è conclusa con l’approvazione delle Linee programmatiche la seduta fiume del Consiglio comunale di ieri, 29 luglio, a Palazzo San Giorgio. Un punto all’Ordine del giorno che ha fatto registrare l’astensione delle minoranze.

Nel presentare quello che sarà il programma da attuare nel corso del suo mandato, Gravina non solo ha fatto riferimento all’enorme responsabilità che quel 9 giugno scorso ha ricevuto con il voto del 70% dei campobassani, ma anche a le voci di un accordo per la vittoria stipulato con il PD e il centrosinistra in generale.

“Le scelte successive, – ha, infatti, sottolineato Gravina – a partire dalla composizione della Giunta, della Presidenza del Consiglio e delle Commissioni, hanno poi smentito ogni tipo di voce, sottovoce o pettegolezzo circa accordi veri o presunti tra le forze politiche in campo. Hanno semmai evidenziato che nulla è stato chiesto e nulla è stato dato ed in una dinamica democratica, sana e matura, lascia ben sperare che il futuro della politica cittadina possa privilegiare l’interesse collettivo a quello di parte”.

“Oggi – ha poi fatto sapere il sindaco – è il momento di assumersi la responsabilità in un contesto politico-amministrativo nel quale il dibattito sull’organizzazione e sulle competenze degli Enti locali è più che mai vivo, a partire dalla programmazione delle politiche europee e di coesione, che continuano ad affidare maggiori responsabilità proprio agli Enti territoriali più prossimi ai bisogni dei cittadini ovvero i Comuni e le città metropolitane.

Ecco che la sussidiarietà, quale principio costituzionale, può trovare nuova e più forte linfa vitale; ecco, dunque, che la sfida per i prossimi anni, sarà quella di aumentare la capacità di gestire fonti di finanziamento e opportunità economiche, direttamente, in un dialogo con l’Ente regione, sempre indispensabile ma sempre più autonomo e scevro da condizionamenti politici di vecchia tradizione.

“Il Comune di Campobasso – ha specificato ancora Gravina – è il capoluogo del Molise: l’orgoglio di essere parte attiva delle scelte che nel prossimo futuro potranno condizionare e valorizzare questa città e la sua regione, dovrà essere il trait d’union di questo mandato amministrativo”.

Redazione

CBlive

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