Imboscata per rivalità commerciale: tre denunciati per tentato omicidio

A seguito di un’articolata attività investigativa, la Squadra Mobile della Polizia di Stato ha denunciato due uomini e una donna, ritenuti presunti responsabili, in concorso tra loro, di tentato omicidio, rapina, sequestro di persona, violenza privata, detenzione illegale di armi e munizioni e danneggiamento.
L’agguato e la fuga disperata
L’indagine ha preso avvio nel maggio dello scorso anno, quando due uomini si erano presentati al pronto soccorso di Campobasso a bordo di un’auto con finestrini e specchietti completamente distrutti.
Gli agenti del Posto di Polizia dell’ospedale avevano immediatamente segnalato l’accaduto alla Squadra Mobile, che, attraverso approfonditi accertamenti, è riuscita a ricostruire la dinamica dei fatti.
Secondo quanto emerso, i due erano stati attirati con il pretesto di un incontro di lavoro in una zona isolata tra i boschi e lì aggrediti brutalmente da due uomini, con la complicità di una donna. Quest’ultima, a bordo di un SUV, aveva bloccato l’unica via di fuga, mentre i complici colpivano l’auto delle vittime a colpi di bastone, sfondandone i finestrini.
Uno degli aggrediti era stato trascinato fuori dall’auto e pestato con calci, pugni e colpi di bastone, tanto violenti da spezzarlo. Nel frattempo, l’altro uomo veniva tenuto sotto la minaccia di un fucile. Durante l’aggressione era stato anche sparato un colpo ad altezza d’uomo, che fortunatamente aveva colpito solo la vettura.
Il movente: rivalità commerciale
Le indagini hanno permesso di appurare che il bersaglio dell’agguato era verosimilmente uno solo dei due uomini: l’altro si trovava con lui per caso e la sua presenza inattesa avrebbe sorpreso gli aggressori, costringendoli a desistere dal compiere un omicidio.
Secondo quanto ricostruito, il movente sarebbe legato a una rivalità tra imprese specializzate nella manutenzione e pulizia delle canne fumarie. L’aggressore principale avrebbe organizzato l’imboscata per vendicarsi di alcuni contratti sottrattigli da un concorrente.
Le prove raccolte
Immediatamente dopo l’accaduto, gli investigatori hanno setacciato il luogo dell’aggressione, recuperando bossoli e armi improprie utilizzate durante l’attacco.
Le successive perquisizioni domiciliari hanno portato al sequestro di:
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Due bossoli dello stesso calibro e marca di quello rinvenuto sulla scena, trovati nell’abitazione di uno degli uomini indagati;
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Quindici cartucce per pistola illegalmente detenute, scoperte nella casa della donna coinvolta.
La conclusione delle indagini
Grazie alle attività tecniche eseguite dai consulenti nominati dalla Procura della Repubblica di Campobasso, con il supporto del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Napoli, la Squadra Mobile è riuscita a individuare e denunciare i tre presunti responsabili.















