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Sos ex Ittierre Spa: il ‘fallimento’ volteggia sulla nota società molisana ed altri 247 dipendenti rischiano il licenziamento

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MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

La storia della ex Ittierre Spa è una vicenda travagliata a livello economico ed un dramma sociale che coinvolge una nota Società isernina nata per la creazione, la produzione e la distribuzione globale di marchi di abbigliamento e che oggi, pur di non dichiarare il fallimento, è in liquidazione e concordato preventivo.

Tre sono state le tranche per tamponare la situazione con la cigs, ovvero cassa integrazione guadagni straordinari: la prima volta il 14 gennaio 2011 per provvedere alla crisi aziendale si è fatta richiesta per un anno e  salvaguardare, così, 362 lavoratori; in seguito la Società ha usufruito della cigs per altri 12 mesi a decorrere dal 11 febbraio 2011 per 565 dipendenti ed infine la cassa integrazione è stata stanziata a decorrere dal 3 aprile 2014 per ben 600 persone.

Terminato questo benefit, però, la soluzione sul come salvare l’ex Ittierre non è stata trovata, motivo per cui il rischio fallimento è dietro l’angolo, così come evidenziato dai sindacati in una lettera aperta per il Governatore Frattura. I problemi sono tanti a cominciare dalla burocrazia e dai tempi tecnici, con delle scadenze, che non incentivano a possibili soluzioni; passando per una situazione economica in default per via, ad esempio, di mancati preavvisi che costano più di 800 mila euro e che inevitabilmente, secondo i sindacati, porteranno al fallimento e di conseguenza, in quelle condizioni, neanche per i fasonisti diventerebbe conveniente lavorare con l’Ittierre. Su questi presupposti sono sempre i sindacati ad evidenziare come “l’eliminazione dell’Ittierre dal panorama molisano crea un danno insopportabile per la Provincia di Isernia e per la Regione Molise” motivo per cui è urgente creare un tavolo tecnico ministeriale in cui vengano messe in atto tutte le soluzioni possibili per evitare questa possibilità.

Intanto venerdì, 13 febbraio, si corre il rischio di vedere licenziate altre 247 e non si parla solo di numeri ma di persone che hanno a carico delle famiglie. Su questa scia, il vice presidente di Giunta, Michele Petraroia sollecita ad una urgente convocazione delle parti presso l’Unità di Crisi del Ministero dello Sviluppo Economico per trovare delle offerte di acquisto, consentire alla proroga della cassa integrazione ed altri provvedimenti per tutelare e reimpiegare i mille dipendenti addetti diretti della ex Ittierre.

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