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Cibi e tradizioni italiane ed estere “racchiuse in un cartoccio”. In tantissimi per il via allo Streetfood Village

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L’assessore Salvatore Colagiovanni

Piatti veloci ed economici che vanno consumati in strada. Perché se ogni cibo racconta il luogo in cui è nato, così lo streetfood non può prescindere dalla strada, inteso come luogo per eccellenza di socializzazione. È in un simile contesto che si inserisce l’iniziativa “Streetfood Village” promossa dall’assessorato alle Attività produttive del Comune di Campobasso e l’associazione nazionale ‘Streetfood’ che riunisce i migliori produttori di cibo di strada dall’Italia e dal mondo. A partire dalle 17 di oggi, venerdì 6 maggio e fino a domenica 8, nella centralissima Piazza Prefettura è possibile trovare i migliori prodotti cucinati sul momento per assaporare “al volo” il meglio della cucina di strada italiana e non solo. Ci sono, infatti, diverse specialità molto diffuse in altri paesi dell’Europa, in Africa e Sudamerica.

Un vero e proprio giro del mondo attraverso sapori vicini e lontani. Si va infatti dal “pastin” di Belluno agli “arrosticini” di pecora abruzzesi; dalle bombette di Alberobello, al fritto di pesce nel cono di San Benedetto del Tronto; dalla “patata tornado” della Campania alla “torta fritta” emiliana. Non mancano i cibi di strada toscani, come i “tortelli fritti di patate del Casentino”, il fritto misto di coniglio, di pollo e verdure, la trippa, la ribollita e tanti altri. Per chi desidera poi provare altre specialità europee o di altri continenti può anche spaziare tra la grigliata di carne argentina (“Asado”), il “Souvlaki e Gyros pita” della Grecia, il “Kefto” dell’Etiopia o il dolce tipico “Kurtos Kalacs” della Romania. Da bere le birre artigianali a marchio “Streetfood”, accompagnate da tante altre delizie.

Inoltre, ad allietare gli appassionati oltre al cibo e alle tradizioni internazionali anche la musica, soprattutto quella live, con numerosi concerti in programma.

Della manifestazione che ha preso il via questo pomeriggio, quando già in tantissimi si sono riversati in strada per assaporare alcuni piatti tipici, si è detto soddisfatto l’assessore Salvatore Colagiovanni che ha sottolineato come, ancora una volta, sia stato possibile lavorare in maniera sinergica per un evento a costo zero. Un’iniziativa pensata per incentivare il flusso di persone al centro città e nell’area negozi. “In piazza – ha spiegato infatti l’esponente dell’esecutivo – i camioncini sono stati sistemati in direzione degli esercizi commerciali, in modo che tutti coloro che decideranno di lascirsi andare al cibo di strada, mentre lo faranno, avranno anche la possibilità di dare un occhio alle vetrine”.

Parole di ringraziamento verso il capoluogo sono arrivate anche dal presidente dell’associazione Streetfood, Massimiliano Ricciarini. “Dopo la tradizionale tappa di Foggia la nostra associazione torna al Sud con un appuntamento e ancora una volta è la stretta collaborazione con gli amministratori locali a rendere il nostro appuntamento un evento non fine a se stesso, ma aperto a promuovere il centro storico di una città importante come Campobasso. Non ci piace vincere facile, ma vincere nuove scommesse toccando nuovi territori e mescolandoci a nuove tradizioni, ha commentato il leader di Streetfood.

La tappa di Campobasso rappresenta il settimo di oltre trenta appuntamenti previsti dall’associazione in tutta Italia, la quale durante gli eventi del 2015 promossi nel Belpaese ha raggiunto quasi due milioni di persone. Streetfood nato ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto che ha inteso “racchiudere in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia. Un format di successo condiviso di volta in volta con gli organizzatori degli eventi collaterali con gli operatori economici del settore e le realtà territoriali che hanno creduto nell’iniziativa, proprio come in questi giorni sta facendo la città di Campobasso.

 

 

 

 

Redazione

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