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Il viaggio-calvario di Giulio, giovane studente, sul treno Roma-Campobasso, una delle peggiori tratte nazionali. Sospese anche le fermate di Vinchiaturo e Carpinone

OLYMPUS DIGITAL CAMERAMARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Una storia sempre più frequente e sempre peggiore e così i pendolari molisani sono costretti a viaggiare come bestie da soma su treni da incubo lungo la pessima tratta ferroviaria ‘Roma-Campobasso’, quella che Legambiente nel suo dossier ‘Pendolaria’ ha annoverato come una delle peggiori tratte nazionali. Inoltre in questo collegamento con la capitale, all’indomani dell’accordo con Trenitalia 2014, si è deciso di sospendere le due fermate di Carpinone e Vinchiaturo perché a conti fatti il loro uso era insignificante con un afflusso medio di 0-3 viaggiatori. Lamentele all’unisono arrivano dai viaggiatori che sottolineano il disagio di non avere più queste due fermate lungo una tratta di per sé già disagiata, dissensi a cui risponde l’ assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni: “Tengo a precisare che chi ha erroneamente attribuito tale decisione all’ accordo stretto con la Regione Lazio, che invece arricchisce l’offerta per l’utenza (oggi abbiamo 8 corse Campobasso Roma), ha parlato senza sapere. Se la sospensione di fermata a Vinchiaturo e Carpinone avesse davvero creato un disagio tale da comportare sommosse popolari, lo avremmo saputo”.

Ma intanto i disagi per i pendolari molisani sono ormai un habituè. Così Giulio, giovane studente campobassano, ci racconta del suo viaggio odissea per tornare da Roma Termini a Campobasso. Nella calda giornata estiva di sabato 19 luglio era pronto per prendere il treno delle 14,35 verso Campobasso quando, a causa di problemi tecnici del convoglio ed ormai diventati usuali, tutti i passeggeri sono stati avvisati che il treno molisano non sarebbe partito e sono stati dirottati sul treno regionale del Lazio che avrebbe percorso la tratta Roma Termini–Cassino delle 14.42. Cominciano le prime corse al binario, il primo disagio ed il primo ritardo di soli 7 minuti. Tutti i pendolari della Roma-Campobasso hanno trovato il treno Roma-Cassino già affollato che, insieme alla loro massiccia presenza, ha creato un ambiente claustrofobico arrivando ad una temperatura di 30 gradi, così come si leggeva sui display. Al caldo e all’in piedi, i viaggiatori molisani sono scesi finalmente a Cassino, lì dove avrebbero dovuto trovare il pullman sostitutivo per Campobasso. In realtà il loro viaggio è continuato sul treno regionale del Molise, quello che all’inizio era guasto ed è stato poi riparato. O meglio – secondo quanto ci racconta Giulio – ‘riparato’ è un eufemismo visto che il treno molisano ha portato i passeggeri, in un caldo pomeriggio di luglio, a viaggiare con l’aria di riscaldamento al massimo perché guasta. In queste condizioni i viaggiatori sono arrivati a destinazione intorno alle 19 anziché alle 17.30.

Convoglio guasto, ore ed ore alzati per via di vagoni sovraffollati e claustrofobici, il treno per Campobasso con il riscaldamento al massimo d’estate, tutto questo ha un prezzo: 13,60 euro, il costo per intero del biglietto Roma Termini-Campobasso.

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