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Intesa tra la Sea e le case circondariali di Campobasso, Larino e Isernia per il recupero sociale dei detenuti, impiegati in lavori in favore della collettività

Stefano Sabatini, presidente del CdA della Sea
Stefano Sabatini, presidente del CdA della Sea

La Sea, Servizi e Ambiente SpA, e le case circondariali di Campobasso, Larino e Isernia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto al reinserimento sociale dei detenuti, permettendo a questi ultimi di partecipare a titolo gratuito ad attività di pubblica utilità in favore della collettività, relativamente ai servizi gestiti dalla municipalizzata.

I detenuti ai quali è rivolta l’iniziativa sono coloro che possono essere ammessi alle misure alternative alla detenzione o al lavoro esterno, secondo quanto disposto dall’articolo 21 della Legge sull’Ordinamento Penitenziario.

Le attività di pubblica utilità, individuate dalle parti nel protocollo d’intesa, riguardano la pulizia e la manutenzione delle strade del territorio comunale di Campobasso, la raccolta dei rifiuti nel capoluogo di regione, la pulizia degli automezzi utilizzati dalla Sea e la manutenzione degli spazi esterni annessi al deposito.

I lavori di pubblica utilità, che mirano al reinserimento sociale dei detenuti, hanno lo scopo di favorire, nelle persone che saranno coinvolte, all’acquisizione e al consolidamento dei valori socialmente condivisi, alla capacità di gestione del ruolo e dei compiti assegnati, di rispettare le regole di condotta nei rapporti sociali e di instaurare una rete di relazioni e alla capacità di acquisire e sviluppare nuove abilità e conoscenze.

Sarà la direzione della casa circondariale a proporre alla Sea i detenuti che potranno beneficiare del progetto, che avrà la durata di dodici mesi per detenuto, per un totale di 24 ore di lavoro a settimana, con possibilità di rinnovo.

Un tutor, indicato dal direttore generale della Sea, avrà il compito di organizzare l’attività quotidiana del detenuto, relazionando in merito all’esperienza della singola persona coinvolta all’iniziativa condivisa dalla Sea e dalle case circondariali di Campobasso, Larino e Isernia.

Redazione

CBlive

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