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Migranti, i civici incalzano Battista sul monitoraggio del Comune e si appellano alla clausola di salvaguardia

Francesco Pilone, Marialaura Cancellario e Alberto Tramontano in conferenza stampa
Francesco Pilone, Marialaura Cancellario e Alberto Tramontano in conferenza stampa

Poter avere un quadro chiaro sul numero di immigrati presenti a Campobasso. È questo l’obiettivo dei consiglieri comunali della Coalizione civica di Palazzo San Giorgio che hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco, Antonio Battista, che sarà discussa nel Consiglio comunale di domani, mercoledì 26 luglio, per avere contezza “del fenomeno dell’accoglienza nel capoluogo della regione”.

In modo particolare i consiglieri di minoranza vogliono dal primo cittadino risposte concrete su: numero totale dei progetti Sprar – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – dell’ambito di Campobasso; numero totale dei Cas – Centri di Accoglienza Straordinaria e sul numero totale di rifugiati presenti in città accolti attraverso i Cas. La coalizione civica intende, inoltre, avere risposte precise sulla gestione dei progetti Sprar dell’ambito Sociale di Campobasso.

La necessità di avere un quadro chiaro sul numero di immigrati presenti nella nostra città – spiegano Francesco Pilone, Marialaura Cancellario, Carla Fasolino e Alberto Tramontano – scaturisce dal fatto che riteniamo sia indispensabile un maggiore monitoraggio sul fenomeno che, seppur per ora sottocontrollo, richiede una supervisione più legittima da parte dell’Amministrazione Comunale. Soprattutto per ciò che concerne i Cas continuano i civici l’esigenza di avere una supervisione effettiva da parte dell’Ente, risulta dovuta tenuto conto che nella maggioranza dei casi si tratta di accoglienze ‘emergenziali’, spesso non concordate con i sindaci, che danno luogo di sovente a concentrazioni eccessive soprattutto in quei Comuni di più piccole dimensioni, ma che possono diventare insostenibili anche in territori più grandi”.

Preso atto anche dell’ultimo bando emanato dalla Prefettura sui progetti di accoglienza degli immigrati e contestato da alcune associazioni che operano nel settore per il protocollo poco compatibile, in termini di competenze, con le reali funzioni in capo alle stesse organizzazioni addette all’accoglienza dei rifugiati e visti anche gli ultimi episodi verificatisi a Campobasso in merito alle presenze di immigrati irregolari puntualmente rimpatriati dalle Forze dell’Ordine, al quale va un plauso per l’attenzione continua sul territorio – dicono ancora i consiglieri della Coalizione  – risulta fondamentale ristabilire il principio base che individua la Governance in mano al sindaco, che può quindi tornare a decidere, insieme alla sua comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul suo territorio anche in base alla direttiva del Ministro dell’Interno dell’11 ottobre 2016, relativa alle regole per l’avvio di un sistema di ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo Sprar, con la quale si prevede una ‘clausola di salvaguardia’ che rende esenti dall’attivazione di “ulteriori forme di accoglienza” quei Comuni che appartengono alla rete Sprar o che hanno manifestato la volontà di aderirvi.

Ecco perché – concludono i rappresentanti di Palazzo San Giorgio insieme ad un’attività di maggiore coinvolgimento del Comune, chiediamo con forza, una volta a conoscenza dei numeri effettivi, che sia rispettata la “clausola di salvaguardia” richiesta dal Comune visto che Campobasso, rientrante nella rete Sprar, soddisfa la quota di posti assegnata dal Piano Nazionale di ripartizione richiedenti asilo e rifugiati”.

Si tratta di una richiesta più che lecita per la coalizione civica, i cui esponenti evidenziano come, il Molise, così come emerge dai dati, sia stata la regione più ospitante d’Italia in materia di accoglienza di rifugiati extracomunitari con “quasi 600 immigrati accolti nei centri Sprar e oltre 3.600 immigrati ospitati al 30 dicembre 2016, con un indice superiore alla media sia nazionale che del Mezzogiorno”.

Redazione

CBlive

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