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Taglio alle corse degli autobus per il terminal, Cinque Stelle incalzano l’amministrazione. Dubbi sulla gara del nuovo sovrappasso

I Cinque Stelle di Palazzo San Giorgio tornano a puntare il dito contro l’amministrazione Battista. Sotto accusa, questa volta, il trasporto pubblico urbano. A finire sulla graticola dei pentastellati l’assessore al ramo, Francesco De Bernardo, colpevole a parer loro, dello stop al bando, dopo il ricorso della Seac.

Nonostante le inadempienze dell’amministrazione, i Cinque Stelle non condividono nemmeno la presa di posizione della Regione che, per Gravina e Cretella, “dovrebbe, almeno in questa fase di transizione andare incontro alle esigenze del Comune, in virtù di quelli che sono i diritti dei cittadini del capoluogo”.

Il prossimo 13 settembre il trasporto pubblico nella città di Campobasso rischia, infatti, la paralisi. Proprio nel giorno della riapertura delle scuole, salvo risvolti, ci sarà il taglio delle corse da e per il Terminal.

La Regione, dal canto suo, al momento ha già fatto sapere, per conto dell’assessore Vincenzo Niro di non essere disposta a intervenire.

Ma la vicenda del taglio delle corse, avviato per sopperire alla sforbiciata imposta dalla Regione (che di fatto al Comune veicola i finanziamenti nazionali ndr) del 30% dei fondi per il servizio, per i Cinque Stelle, sarebbe solo la punta dell’iceberg di un sistema sul quale “si è preferito non mettere mano”.

Alla mente dei rappresentanti dei Cinque Stelle tornano, infatti, le numerose commissioni per discutere di quello che doveva essere un sistema di trasporto urbano di cinta che avrebbe dovuto collegare il capoluogo con numerosi paesi limitrofi.Un progetto sul quale nel 2017 – dice Gravina – si fece un passo indietro, nonostante anche la vicinanza politica tra De Bernardo e l’allora assessore regionale Nagni”.

A pesare più di tutto, secondo i Cinque Stelle, è tuttavia “il mancato affidamento per la gestione del Terminal, con il quale al momento il Comune sarebbe stato in grado di sopperire ai tagli imposti e offrire un servizio dignitoso all’utenza”.

Sotto accusa anche un ulteriore aspetto che è relativo all’apertura del sovrappasso pedonale che da via Vico porta a via Mazzini. L’opera che, nel caso del taglio delle corse da e per il terminal, potrebbe ridurre i disagi degli utenti, non è mai stata completata. Per finire i lavori all’azienda Pallante, vincitrice all’epoca del bando a evidenza pubblica, mancavano all’appello 400mila euro. Denaro che serviva per completare la copertura e prevedere l’ascensore.

Si tratta di soldi che l’amministrazione avrebbe trovato attraverso un finanziamento regionale, solo successivamente. Quando tra l’altro la medesima azienda aveva dichiarato il fallimento.

A divenire sospetto agli occhi dei Cinque Stelle è perciò il recente bando per la realizzazione di un nuovo sovrappasso, vinto sempre dalla nuova azienda Pallante.

“Forse – ipotizzano Gravina e Cretella a voce alta – il nuovo appalto serve per far recuperare i danni dell’epoca alla ditta?”.

L’affidamento dei lavori la cui gara è stata già espletata prevederà la realizzazione di un nuovo sovrappasso per poco meno di un milione e mezzo di euro.

“Sarà investito – dicono Gravina e Cretella – denaro del tutto inutile per la costruzione di un nuovo mostro di edilizia che non sarebbe servito se l’amministrazione avesse operato bene per l’affidamento della gestione del terminal (su cui i Cinque Stelle presentarono esposto all’Anac ndr), e per garantire qualche servizio dignitoso alla cittadinanza”.

Redazione

CBlive

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