Cronaca

Beccati 14 furbetti del redditto di cittadinanza che hanno intascato 110mila euro: sono parenti di detenuti o persone con condanne pregresse ma anche stranieri che hanno omesso gli anni di residenza in Italia

Una complessa attività d’indagine condotta in stretta sinergia tra la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Campobasso ha permesso di denunciare alla Procura della Repubblica di  Campobasso 14 soggetti che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza falsificando i requisiti richiesti dalla legge per l’ottenimento del beneficio.

Inoltre sono state segnalate all’Inps altre 2 persone sottoposte a misura cautelare personale in corso di percezione del beneficio, per la decadenza dall’erogazione del reddito e il recupero di quanto indebitamente percepito nel periodo in cui erano sottoposte al provvedimento restrittivo.

Tra i denunciati in 5 hanno omesso di segnalare la presenza all’interno del proprio nucleo familiare di componenti detenuti o sottoposti a misura cautelare personale; altri 6 casi riguardano cittadini stranieri che hanno rilasciato false dichiarazioni in ordine al requisito della residenza decennale in Italia, necessaria per l’ottenimento del beneficio; altri 2 casi sono riferiti a soggetti che hanno omesso di indicare alcuni componenti del nucleo familiare titolari di reddito, mentre l’ultimo caso riguarda un uomo già condannato per associazione a delinquere di stampo mafiosa.

Tutti i soggetti denunciati sono stati immediatamente segnalati all’Inps per la decadenza dal beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite.

Le irregolarità riscontrate a carico dei 16 cittadini hanno permesso di stimare il danno erariale complessivo arrecato alle casse dello Stato in circa 110mila euro e di scongiurare ulteriori ammanchi per le mensilità che avrebbero incassato senza l’intervento degli operatori.

Le indagini, durate alcuni mesi, sono state condotte dalla Digos e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Campobasso e hanno riguardato i Comuni di Campobasso e Bojano.

L’attività svolta conferma il fondamentale lavoro svolto dalle forze di polizia a contrasto di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di bisogno.

Redazione

CBlive

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