Cronaca

L’Asrem revoca un concorso per due posti di lavoro nel settore comunicazione: il disappunto dei giornalisti Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone

I consiglieri nazionali dell'Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone
I consiglieri nazionali dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone

L’Asrem ha revocato un concorso pubblico per il conferimento di due incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per le attività di informazione e comunicazione. Immediato il disappunto dei due consiglieri nazionali dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone.

“Come consiglieri nazionali dell’Ordine – hanno sottolineato i due giornalisti molisani –, ci limitiamo a protestare vivacemente contro la decisione del neo commissario Asrem, il quale, inspiegabilmente ha inteso revocare un bando concorsuale che dava la possibilità a due giornalisti di lavorare. E così per l’ennesima volta siamo costretti a subire delle scelte incomprensibili, frutto di chissà quali strategie. Ma andiamo per ordine. Prima ci sono giornalisti che lavorano per anni in quel settore, in quella sede, per quella mansione. Precariato e insicurezza che vanno a braccetto, manager e assessori che si susseguono come i contratti di collaborazione che vengono rinnovati, ma poi ecco lo spiraglio… il concorso!!! Un raggio di sole, una speranza per tutti. Una procedura pubblica che vede una commissione al lavoro, con la presenza di un delegato dell’Ordine dei Giornalisti a garantire una valutazione “notarile” dei colleghi. Immagino massima diligenza, massima disponibilità, massima serietà per attribuire i punteggi dopo le aperture delle poche buste di candidati pervenute nella sede campobassana. Colleghi spinti non da una assunzione, ma dall’ennesima collaborazione. Ma poi passano i mesi, fino a qualche giorno fa quando, doccia gelata, viene pubblicata la determina in allegato. Sbigottimento, rabbia, rassegnazione, livore, meraviglia, aggiungete quello che vi pare, tanto oramai in questo Molise non ci meravigliamo più di nulla. Ci sono pure i maligni che fanno strani pensieri, ma sulle repentine autotutele delle pubbliche amministrazioni nulla quaestio. Non ce ne voglia il dr. Pirazzoli, ma i giornalisti “ringraziano” per questa che pare una presa in giro ed un’occasione persa per chi sperava in quel lavoro. Speriamo di avere notizie a riguardo”.

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